"Il ministro Di Maio ha firmato il decreto che sblocca le risorse per gli ammortizzatori sociali di 60mila lavoratori nelle 18 aree di crisi complessa in Italia, quasi 800 sono in Sardegna". Lo riferiscono all'ANSA i sindacati dei metalmeccanici sardi ex Alcoa in presidio davanti al ministero del Lavoro a Roma, dopo un colloquio con il vice capo di gabinetto del Mise, Giorgio Sorial.
"Ora il decreto andrà al Mef per la firma del ministro Tria, poi ci sarà un passaggio alla Corte dei Conti prima che le risorse siano trasferite alle Regioni. Anche stringendo i tempi gli ammortizzatori sociali non arriveranno ai lavoratori prima di giugno - ha aggiunto Bruno Usai della Rsu ex Alcoa di Portovesme - siamo preoccupati perché la situazione è drammatica, non solo per noi ma anche per gli operai dell'altra area di crisi complessa dell'Isola, Porto Torres. Sei mesi senza ammortizzatori sono tanti e alcuni percepiranno un assegno che è più basso del reddito di cittadinanza, circa 500 euro", ha proseguito. "Fa specie pensare che, solo grazie alla mobilitazione di oggi a Roma di Fiom-Cgil, Fsm-Cisl Uilm e Cub della Sardegna, vengono riconosciuti i diritti dei lavoratori", ha spiegato.
"Finalmente stamattina è stato firmato il decreto sugli ammortizzatori sociali per le aree di crisi complessa e comunque l'iter non sarà breve e andando bene credo che i soldi non arriveranno purtroppo prima di giugno: ci hanno garantito che seguiranno passo passo tutto il percorso burocratico per fare in modo che i tempi non si allunghino - ha detto Rino Barca della Fsm Cisl - Abbiamo poi parlato del problema dell'energia e ci hanno comunicato che continuano le interlocuzioni con l'azienda Sider Alloys e che l'incontro previsto per la metà di aprile deve essere spostato verso l'8/9 maggio per favorire la possibile chiusura dell'accordo sul prezzo".