Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas ha convocato per lunedì 15 aprile alle 15.30 a Villa Devoto a Cagliari, i vertici di Alitalia e Air Italy. Al centro dell'incontro le rotte da e per Olbia in regime di continuità territoriale ma senza compensazioni economiche.
AIR ITALY RINUNCIA A OLBIA, "PROPOSTA FARSA" - Air Italy ha deciso di rinunciare ai voli da Olbia per Roma Fiuminicino e Milano Linate senza compensazioni economiche in favore di Alitalia definendo l'offerta del Mit 'una farsa'. Una scelta obbligata, spiega la compagnia sardo-qatariota, dopo la proroga per un anno dell'attuale regime di continuità aerea per Cagliari e Alghero, ma non per Olbia, condivisa ieri sera nel vertice a Roma tra la Regione Sardegna e il ministero dei Trasporti. Impossibile per Air Italy sostenere la concorrenza diretta di Alitalia su Olbia: le perdite infatti sarebbero pesanti.
"La 'soluzione' proposta dalla Regione e dal Ministero non è una soluzione, è una farsa - denuncia Air Italy in una nota - Estendendo la vecchia continuità per Cagliari e Alghero, e non per Olbia, si crea uno squilibrio ridicolo, in particolare rispetto alla diversa politica tariffaria: dal 17 aprile ci sarà la tariffa unica su Alghero, mentre su Olbia varrà dal doppio al triplo della tariffa residenti. Alitalia sarà sia ad Alghero, sia ad Olbia, potrà servire sia i passeggeri con alta capacità di spesa su Olbia e indirizzare gli altri, in alternativa, su Alghero". Air Italy spiega quindi di non poter "condividere questo schema" e annunciare che "non condividerà il programma dei voli di Olbia con Alitalia.
Dopo l'assegnazione della gara ad Alitalia ci sono stati incontri sia con il Ministero, sia con la Regione Sardegna - ricorda la compagnia - Spiace constatare che tutte le promesse fatte non abbiano portato a nulla. Air Italy ha deciso di volare da Olbia a Roma e da Olbia a Linate per proteggere il proprio personale di oltre 500 persone e l'investimento fatto negli ultimi 50 anni al servizio della Sardegna", ribadisce il vettore, sottolineando come la "'soluzione' proposta contenga elementi di forte ambiguità". Per la compagnia con sede a Olbia, infatti, "Regione e Ministero hanno scelto di non gestire la situazione, limitandosi ad invitare Air Italy e Alitalia ad incontrarsi e a concordare una soluzione rispetto alle frequenze dei voli da e per Olbia.
Ciò, non solo - e innanzitutto - crea una situazione di incertezza estremamente dannosa per i passeggeri a pochi giorni dall'inizio dei voli con il nuovo regime, ma pone altresì Air Italy in una situazione di inaccettabile svantaggio competitivo, avendo Alitalia già venduto migliaia di biglietti per la stagione estiva, iniziando le vendite prima dell'aggiudicazione definitiva e continuando a vendere anche dopo la dichiarazione del 12 marzo, con cui Air Italy accettava di operare senza compensazione. Questo non è accettabile".
"Grazie a questa 'soluzione', centinaia di dipendenti di Air Italy, migliaia di famiglie a Olbia e decine se non centinaia di migliaia di viaggiatori sono rimasti completamente all'oscuro rispetto a quanto accadrà sulla nuova continuità territoriale fra soli cinque giorni - attacca la compagnia - Come conseguenza di quanto sopra, Air Italy dovrà ora rinunciare alle rotte in favore di Alitalia. Cercheremo quindi di incontrare la Regione Sardegna e il Ministero per avere indicazioni e supporto su come affrontare le conseguenze che indubbiamente deriveranno da questa decisione".
DIPENDENTI AIR ITALY, SENZA VOLI BASE OLBIA CHIUDERA' - "Fra cinque giorni gli assistenti di volo e i piloti Air Italy della base di Olbia non avranno aerei per volare, perciò la base chiuderà e la responsabilità è di chi oggi ha scelto Alitalia e buttato via 56 anni di storia dell'aviazione civile privata italiana". Lo denuncia il documento sottoscritto dai 550 dipendenti di Air Italy a Olbia, che chiedono "risposte rapide e decisive".
"Siamo 550 famiglie di Olbia che hanno un reddito grazie a Air Italy, che lo spendono in Gallura, cittadini della Sardegna, dove votiamo e paghiamo le tasse", sottolineano per commentare l'accordo tra il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, e il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, a proposito della continuità territoriale con la penisola che prevede di lasciare invariata la situazione di Cagliari e Alghero e di distinguere invece quella di Olbia.
"Rivendichiamo il diritto a mantenere il nostro posto di lavoro e rifiutiamo lo scontro di lavoratori contro lavoratori - affermano - la politica deve vigilare, tutelare e proteggere i cittadini e noi oggi non ci sentiamo tutelati dal governo e dalla Regione. La nostra attività a Olbia sta per essere chiusa e il nostro lavoro sarà ceduto ad Alitalia". E se "la politica regionale può rispondere con una scelta rapida e decisiva, rinunciando a creare una discriminazione fra i lavoratori di Air Italy e quelli di Alitalia", allo stesso tempo "la politica nazionale può rispondere con una scelta rapida e decisiva, dando pari dignità ai lavoratori sardi rispetto a quelli romani".