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Paese sardo, stop cittadinanza Mussolini

Paese sardo, stop cittadinanza Mussolini

Petizione nell'Oristanese. "Si appropriò della bonifica terreni"

ORISTANO, 13 aprile 2019, 12:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dopo il tentativo di revoca a Benito Mussolini della cittadinanza onoraria di Salò, anche in un paese della Sardegna si medita di procedere con il ritiro dell'onorificenza al Duce. Ad una settimana esatta dalle polemiche tra l'attore Jim Carrey e Alessandra Mussolini, spunta a Terralba (Oristano) una petizione per chiedere al Comune di revocare le delibere commissariali del 1924. Promotore dell'iniziativa, come spiega La Nuova Sardegna, è il comitato Comitato Madiba Coscienza Civile. Il manifesto della petizione sta facendo il giro dei social.

"Con la richiesta non si vuole certamente cancellare la memoria di quegli anni, che anzi deve essere mantenuta sempre viva e vigile, ma si vuole restituire dignità all'istituto della cittadinanza onoraria e ai Terralbesi - si legge nella petizione - Tale onorificenza non deve essere concessa né riconosciuta a chi ha calpestato le Libertà e i Diritti naturali, fondamentali ed inalienabili dell'Uomo. Riteniamo pertanto che Mussolini e Gandolfo (l'allora prefetto-generale Asclepia Gandolfo al quale era stata conferito il riconoscimento insieme al Duce, ndr) non abbiano titolo alcuno per essere omaggiati della cittadinanza onoraria del nostro paese, e al contrario, vadano riaffermate le gravi responsabilità politiche e storiche verso i sardi ei terralbesi in particolar modo".

"Le delibere contravvenendo ai principi basilari della rappresentanza politica democratica erano e sono irrispettose dei diritti politici fondamentali dei terralbesi, di allora e di oggi - è scritto ancora nel manifesto - Mussolini si approprio della bonifica del terralbese, voluta e iniziata nel 1918 dai sardi, ne stravolse le finalità, estromise la nostra popolazione da quel territorio, trattandola come collettività senza diritti, imponendo con l'intimidazione del suo stato di polizia e con l'inganno anche il silenzio ai nostri concittadini".
   

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