In 500 da tutti i paesi dell'Ogliastra per difendere il sistema sanitario del territorio. "Figli di una sanità minore", è scritto in uno dei tanti cartelli esposti dai manifestanti che protestano sotto il palazzo del Consiglio regionale a Cagliari. "Abbiamo necessità di conoscere il futuro del nostro ospedale - ha spiegato all'ANSA il sindaco di Lanusei e presidente della conferenza socio sanitaria, Davide Burchi - Ortopedia ha sospeso le attività, in tutti i reparti c'è una carenza cronica di personale, il centro trasfusionale è a rischio: la situazione è insostenibile con medici costretti a fare anche venti notti".
Con Burchi ci sono altri 17 amministratori che saranno ricevuti dall'assessore alla Sanità Mario Nieddu e dal presidente della commissione Domenico Gallus. A questo punto, dunque, non dovrebbe essere più necessario il tavolo fissato dallo stesso Nieddu con i sindaci della Conferenza socio sanitaria territoriale dell'Ogliastra per il 4 giugno. L'altra richiesta che i primi cittadini sottoporranno all'assessore alla Sanità riguarda l'organizzazione delle aziende sanitarie. "Se si elimina l'Ats - ha aggiunto Burchi - e si ritorna allo schema delle Asl, queste dovranno essere otto, perché la nostra Asl 4 aveva le performance migliori, rispettavamo i budget che ci assegnava l'assessorato e non sforavamo a differenza di quelle di Cagliari e Sassari".
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