Il Trenino Verde, linea turistica della Sardegna, potrà riprendere le corse sul suo antico tracciato vecchio di 130 anni. La commissione Lavori Pubblici del Senato ha infatti approvato, in sede deliberante, la proposta di legge che consente alla società di trasporti extraurbani della Regione, l'Arst, seppur in assenza di titolarità di licenza ferroviaria, di continuare a gestire le reti ferroviarie isolate a scopo turistico, quindi di dare continuità alle tratte Tempio-Palau in Gallura, Sindia-Bosa nel centro Sardegna, Mandas-Sadali nel sud dell'Isola e Arbatax-Gairo in Ogliastra. Lo annuncia il deputato del M5s, Nando Marino, il primo ad aver presentato alla Camera la proposta di legge per la revisione della normativa datata 2017.
Il Trenino Verde avrebbe dovuto riprendere le corse il 15 aprile scorso sulla Tempio-Palau, ma il provvedimento non era stato approvato per tempo. Oggi la svolta, anche se dei 437 chilometri della rete solo una parte, precisa Marino, sarà percorribile a causa di "lavori di manutenzione straordinaria sulle travate e sugli armamenti". "Si chiude con successo un percorso iniziato lo scorso febbraio - ricorda il deputato pentastellato - la legge sarà immediatamente operativa ed entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Si aprono così scenari nuovi per le ferrovie turistiche italiane. Oltre a salvare il Trenino Verde dal binario morto in cui era finito, la modifica della legge del 2017, la numero 128, consentirà anche ai musei ferroviari e alle associazioni di erogare direttamente il servizio di trasporto turistico".
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