"Non un punto d'arrivo ma di partenza". Così il deputato del M5s Nardo Marino sulla legge appena approvata in commissione Lavori pubblici del Senato che, di fatto, salva le tratte del Trenino Verde della Sardegna, consentendo alla società di trasporti extraurbani, l'Arst, di continuare a gestire le reti ferroviarie isolate a scopo turistico. "Con questo provvedimento si aprono enormi prospettive di sviluppo per una rete di oltre 400 chilometri, fra le più belle d'Italia e d'Europa", ha spiegato Marino questa mattina illustrando la legge con i consiglieri regionali Roberto Li Gioi e Michele Ciusa, la prima in Parlamento di un esponente pentastellato sardo, che tra qualche giorno sarà promulgata dal Presidente della Repubblica.
La novità "è che è stata allargata la platea dei potenziali soggetti gestori", hanno sottolineato gli esponenti cinquestelle. "Il testo - ha precisato il deputato - è stato approvato in appena quattro mesi fra Camera e Senato, un record assoluto per il Parlamento italiano, a testimonianza della qualità della nostra iniziativa e della volontà comune di far ripartire un asset fondamentale del nostro sistema ferroviario".
Li Gioi, vice presidente della commissione Trasporti del Consiglio regionale, ha annunciato che "come primo atto si dovrà dare gambe ad una serie di azioni, dal Piano strategico elaborato a suo tempo dalla Giunta Pigliaru al riconoscimento dell'Unesco del valore culturale della rete sino all'inserimento del Trenino nella pianificazione turistica regionale, come elemento trainante di un turismo di qualità che può realizzare quella destagionalizzazione dei flussi da tutti auspicata ma ancora sulla carta".
"La Sardegna - ha aggiunto Ciusa, esponente in commissione Attività produttive - ha tutti i numeri per essere la prima Regione in questa particolare tipologia di turismo che in Europa attira oltre 20 milioni di passeggeri: per raggiungere questo obiettivo, però, bisogna crederci sul serio".
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