Sono circa 600 gli ettari bruciati nel territorio di Siniscola (Nuoro) nell'incendio divampato ieri a tarda sera che ha proseguito la sua corsa per tutta la notte e le prime ore del mattina. Un'emergenza cessata a fine mattina dopo l'intervento di due Canadair, tre elicotteri della flotta regionale e centinaia di uomini a terra. E' il dato emerso dal Centro di Coordinamento Soccorsi allestito nella Prefettura di Nuoro e presieduto dalla prefetta Anna Aida Bruzzese. Il vasto incendio ha provocato la morte di decine di animali e messo in ginocchio numerose aziende agricole.
Alla riunione erano presenti il comandante dei vigili del fuoco di Nuoro Fabio Sassu, il dirigente dell'Ispettorato del Corpo Forestale Giovanni Monaci i rappresentanti di Forestas e di tutte le forze di Polizia, che hanno pianificato anche il dispositivo che dovrà vigilare sul posto fino a stanotte. Per proseguire le operazioni di bonifica sono rimasti in azione due elicotteri, che continueranno i lanci di acqua per spegnere tutti i focolai e impedire la ripartenza di un nuovo incendio.
COLDIRETTI, DECINE DI ANIMALI MORTI. L'incendio di Siniscola sta provocando un nuovo disastro ambientale e a livello economico sta mettendo in ginocchio diverse aziende agricole con decine di animali morti, pascoli, strutture, fienili, trattori e altre attrezzature trasformate in cenere dalle alte fiamme. E' la denuncia della Coldiretti. Tra le colture coinvolte anche la 'pompia', l'agrume raro tipico di questa zona, sulla costa nord orientale della Sardegna. "Sono i primi e provvisori dati che stiamo raccogliendo dalle aziende agricole - commenta il presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra Leonardo Salis -. Gli allevatori hanno messo a repentaglio la propria incolumità per mettere in salvo il bestiame ma nulla si è potuto contro la violenza di questo rogo che ha devastato, colture, provviste e tutto ciò che ha trovato davanti. Un'ennesima pesante perdita per le aziende agricole che, nonostante il pronto intervento delle squadre antincendio, si ritrovano impotenti davanti alla perdite del proprio lavoro. E' fondamentale fare una ricognizione dei danni subiti per ristorare gli agricoltori. Nell'immediato - conclude Salis - è necessario intervenire per garantire acqua e corrente elettrica fondamentali in questi giorni caldi per animali e piante".
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