Sono otto le amministrazioni locali della Sardegna che nel corso degli anni, a partire dal periodo '70-'80, hanno eliminato dalle strade e dalle piazze, stanno per farlo, i nomi legati alla dinastia dei Savoia. L'ultimo caso è quello di Mamoiada (Nuoro), a fine luglio, mentre a Scano di Montiferro (Oristano) l'iter, avviato ad aprile, è in corso attraverso un'azione partecipativa che coinvolge i cittadini e le imprese.
In passato, analoga scelta fu compiuta a Bauladu (Oristano) e successivamente a Siligo (Sassari), Galtellì, Oniferi, Orune e Lula, tutti nel Nuorese. Nel 2017 la stessa decisione venne assunta a Lanusei, ma la prefettura di Nuoro, cui competeva un parere vincolante, oppose il diniego. "Nessuno dovrebbe interferire e negare alle comunità locali il diritto di intitolare come meglio crede le proprie strade", dice il sindaco di Bauladu Davide Corriga, presidente dell'associazione Corona de Logu che riunisce una trentina di sindaci indipendentisti e capeggia la fronda anti Savoia.
"La nostra identità, personale e collettiva, è composta da molti fattori e i nomi delle strade e delle piazze sono uno di questi - spiega - Essi si fissano nel profondo delle nostre coscienze e ci modellano, contribuendo a fare ciò che siamo di ciascuno di noi. Perciò la Corona de Logu ha nel suo programma il tema dell'odonomastica e per questo riprenderà l'iniziativa delle amministrazioni di Scano di Montiferro e di Mamoiada, affinché ogni sindaco, assessore, consigliere comunale indipendentista proponga gli stessi atti e le stesse scelte nel proprio Comune".
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