Non ci sarà la seduta del Consiglio regionale a ferragosto, si torna in Aula a settembre. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo dopo aver ascoltato il governatore Christian Solinas che ha rassicurato sul fatto che la vertenza accantonamenti è indipendente dal governo di turno e quindi dall'eventuale voto anticipato a causa della crisi che ha investito l'esecutivo di Giuseppe Conte.
"La vertenza entrate è un rapporto tra Stato e Regione sul quale abbiamo segnato dei punti importanti - ha spiegato il presidente della Regione - Nei ricorsi alla Corte Costituzionale, in quelli presentati al Tar e al tribunale civile sta il perimetro delle rivendicazioni della Sardegna. Come ho già riferito in Aula, la Giunta intende andare fino in fondo per rivendicare i diritti dei sardi, e questo a prescindere dalle crisi di governo che ci potranno essere".
Parole utili a rasserenare gli animi, anche di chi, come Progressisti, Pd e LeU, avevano chiesto la convocazione dell'Aula prima di Ferragosto. "Solinas ha dato garanzie, a prescindere da quale sarà il governo, che si potranno portare a casa 153 milioni di euro già nel mese di settembre - ha riferito il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus - inoltre, ci sarà l'istituzione di una commissione speciale apposita che si occuperà dei rapporti con lo Stato: crediamo infatti che vadano gestiti in prima persona dal Consiglio regionale perché si tratta di qualcosa che riguarda tutti i sardi e tutto lo schieramento politico".
"Dopo queste rassicurazioni - ha dichiarato il presidente del Consiglio, Michele Pais - una convocazione straordinaria e urgente prima di ferragosto è inutile, come sostenuto dagli stessi proponenti. Questi temi li affronteremo tra qualche settimana".
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