/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Giovani emigrati ritornano in Sardegna

Giovani emigrati ritornano in Sardegna

Dal 23 settembre arrivano i primi ragazzi per progetto Acli

CAGLIARI, 20 settembre 2019, 20:28

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

 Augustin arriva dall'Argentina, è figlio di emigrati provenienti da Bitti e in Sudamerica ha studiato musica alla Professional Musician at Escuela de Música Contemporánea (EMC). Dal 23 settembre al 20 ottobre tornerà nel paese da cui arriva la sua famiglia per lavorare, assieme ai ragazzi della scuola di musica di Selargius, a un progetto musicale che mette al centro la musica folkloristica e il canto a Tenores. È un ritorno a casa che fa parte del progetto anti spopolamento di Crei Acli denominato Talent in Sardinia-Brains to Sardinia. Da lunedì arriveranno in Sardegna, per riscoprire l'isola, i primi giovani emigrati.
    L'iniziativa, con il contributo della Fondazione di Sardegna, punta a contrastare la "fuga dei cervelli" e favorire il rientro di coloro che, spesso a malincuore, hanno lasciato la propria terra. Un altro caso è quello di Jennifer: ha trascorso la sua infanzia tra la Germania e la Toscana, è tornata con la famiglia a Muravera per qualche anno per poi ripartire. E studiare fotografia prima a Firenze e poi a Londra. Dal 23 settembre al 5 ottobre, dalla capitale britannica tornerà nella Blue Zone dei centernari, tra i produttori di formaggi, miele, dolci e pasta, per lavorare al suo libro fotografico "The elixir of life".
    Paola è invece originaria del sassarese, viene da Sorso, ma si è trasferita in Svizzera dove lavora come operatrice sociale. Dal 29 settembre al 6 ottobre sarà in Sardegna per studiare una fattoria didattica e recuperare conoscenze relative ai metodi di coltivazione ed allevamento avvalendosi dell'aiuto di professionisti del settore.
    "Augustin, Jennifer e Paola sono i primi tre partecipanti al nostro progetto. Il nostro obiettivo è gettare un ponte, ripristinare il contatto di questi giovani con la loro terra, in modo da valorizzare il capitale umano e trasformarlo in un volano per lo sviluppo della Sardegna - spiega il presidente del Crei Mauro Carta -. Il programma Brains to Sardinia comprende anche le attività di formazione di "Giovani 2019", dedicate ai sardi che vivono in Usa, Canada e Australia, e, per quanto riguarda la prevenzione dello spopolamento, un concorso indirizzato ai sardi sotto i 35 anni".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza