Il presidente dell'Assemblea sarda Michele Pais (Lega) ha firmato un decreto che prevede il divieto dell'utilizzo di prodotti in plastica monouso in tutti i locali del Consiglio regionale. Il provvedimento sarà operativo dall'1 gennaio 2020. Con la firma, Pais dà seguito alle richieste arrivate dal gruppo dei Progressisti. In una lettera indirizzata anche al presidente della Giunta Christian Solinas, il capogruppo Francesco Agus aveva infatti sollecito di vietare l'utilizzo di questi materiali non biodegradabili in tutti gli uffici e i locali pubblici dell'amministrazione regionale, a partire dal Palazzo di via Roma. "Le istituzioni devono dare l'esempio e agire nel tempo più breve", è stata l'esortazione del capogruppo dei Progressiti, ricordando che "il 12 settembre scorso è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno che impegna, tra le altre cose, i rappresentanti della Regione Sardegna a mettere al bando la plastica monouso in tutti i locali dell'amministrazione".
E I RIFORMATORI PRESENTANO UNA PROPOSTA DI LEGGE - Il Consiglio regionale della Sardegna dichiara guerra alla plastica. Mentre il presidente Michele Pais vieta i prodotti monouso nel palazzo dell'Assemblea a partire dal prossimo 1 gennaio, una proposta di legge dei Riformatori prevede lo stop, oltreché negli uffici pubblici dell'Isola, nelle mense, nelle manifestazioni e sagre sostenute dalla Regione, nei parchi e nelle spiagge. Se approvata la legge, il divieto decorrerebbe dal primo gennaio 2022 per consentire alle amministrazioni di programmare le gare d'appalto.
"La Regione si schiera così a favore di un futuro sostenibile e rispettoso nei confronti dell'ambiente e delle generazioni future - ha spiegato il capogruppo Michele Cossa - La necessità di ridurre la plastica acquista un'importanza particolare per la nostra regione perché l'accumulo danneggia attività economiche importanti come il turismo, la pesca, il trasporto marittimo". L'utilizzo di contenitori, cannucce, stoviglie monouso non biodegradabili sarà ammesso solo in casi di emergenza igienico sanitaria certificata dalla Asl competente. Sul fronte dei Comuni, la legge prescrive l'impegno della Giunta a determinare gli obiettivi annuali di riduzione dell'utilizzo della plastica.
Ancora: per sensibilizzare i consumatori a servirsi di acqua pubblica mediante contenitori riutilizzabili, in collaborazione con il gestore unico dell'acqua, la Regione favorisce l'installazione in tutti i centri della Sardegna di più punti di distribuzione. Alla presentazione è intervenuta anche la consigliera di opposizione Maria Laura Orrù (Progressisti): "Dobbiamo avere tanto coraggio, portiamo subito la proposta di legge in commissione, e iniziamo quel percorso impegnativo di coinvolgimento dei portatori di interesse, dei comuni, dei rappresentanti del mondo scolastico e di chi opera nello smaltimento dei rifiuti".
Secondo l'assessore dell'Ambiente, Gianni Lampis, "questa non è una battaglia di parte o di partito, ma una esigenza che nasce da una nuova consapevolezza che si sta affermando. Il nostro modello di sviluppo ci impegna a dimostrare che in Sardegna si può venire perché il patrimonio ambientale e paesaggistico fa la differenza e ci rende attrattori di flussi turistici importanti". E annuncia, "già dalla prossima legge finanziaria daremo un ruolo importante ai 50 centri di educazione ambientale esistenti nell'Isola".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA