I vandali hanno danneggiato il Parco della Memoria a Gergei (Sud Sardegna), un'installazione realizzata da Libera Sardegna con la collaborazione del Csv Sardegna solidale nel bene confiscato di Su Piroi: sarà inaugurata il prossimo 13 dicembre alla presenza di don Luigi Ciotti. Nel Parco sono state collocate oltre 1.011 sagome che rappresentano ciascuna delle vittime innocenti delle mafie e i cui nomi vengono letti il 21 marzo in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
"Le sagome danneggiate sono una decina - spiega il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru -. Non è la prima volta che il bene di Su Piroi subisce dei danneggiamenti, ma anche stavolta li ripareremo e porteremo avanti il nostro progetto. Quello del Parco della Memoria è infatti uno spazio unico in Italia, in un bene che da tempo è un centro di incontro del volontariato in Sardegna e che ogni estate ospita i campi di Libera".
Ogni sagoma è alta circa un metro e ottanta e riporta i nomi e una breve biografia di ognuna delle oltre mille vittime innocenti. Il progetto di Libera Sardegna è partito oltre un anno fa. Da luglio scorso è iniziata poi l'installazione delle sagome, che si è conclusa a fine ottobre. Nei giorni scorsi la scoperta dei danni, a pochi giorni dall'apertura già fissata e alla quale parteciperanno centinaia di studenti provenienti da tutta la Sardegna. "Sarà un momento importante perché insieme al Parco verrà inaugurata anche la nuova stagione di Scuola & Volontariato, un progetto che vede coinvolti quasi cento istituti superiori di tutta l'isola che hanno attivato per i loro studenti dei progetti educativi di concerto con le associazioni di volontariato del territorio" prosegue Farru. Il Parco della Memoria andrà ad arricchire in progetto di rilancio del bene, che in questi anni ha stabilmente ospitato i campi di formazione e di impegno Estate Liberi, richiamando decine di ragazzi provenienti da tutt'Italia. "Con il Parco sarà impossibile dimenticare e sarà più facile ricordare", conclude il referente di Libera Sardegna.
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