L'impegno dei senatori sardi per ottenere la calendarizzazione della proposta di legge per l'inserimento dell'Insularità in Costituzione è forte e costante, purtroppo la situazione di precarietà che distingue il Conte bis non aiuta. Lo hanno chiarito i parlamentari eletti nell'Isola in occasione dell'audizione davanti alla commissione speciale per l'Insularità del Consiglio regionale, presieduta dall'esponente dei Riformatori Michele Cossa. Nel frattempo è slittato l'incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che martedì 14 avrebbe dovuto ricevere alle 17 una delegazione guidata dallo stesso Frongia e composta da Maria Antonietta Mongiu, Michele Cossa (Riformatori), e dai senatori Emilio Floris (Fi) e Gianni Marilotti (M5s).
Il testo della proposta di legge è fermo in commissione Affari costituzionali del Senato da mesi. "L'obiettivo è riuscire ad avere una data certa per la discussione in Aula", spiega il presidente della commissione speciale. Possibilmente prima delle regionali in Emilia Romagna, che potrebbero costituire lo spartiacque dell'esecutivo nazionale. "Abbiamo appreso che il presidente della commissione Affari costituzionali non ha dato seguito all'impegno sulla calendarizzazione, quindi il Consiglio e i senatori faranno pressione per raggiungere lo scopo al più presto", annuncia il vicepresidente Eugenio Lai (Leu). La senatrice della Lega Lina Lunesu fa notare la compattezza dell'Assemblea sarda: "ora - incalza - dobbiamo rivolgerci ai capigruppo in Senato per sollecitare il presidente della commissione".
Il senatore Marilotti prospetta un 'piano B': "Se ci rendiamo conto che i tempi per l'iter di una legge di iniziativa popolare si rivelassero troppo lunghi, per accelerare possiamo ripresentare la stessa proposta con la firma dei senatori sardi. Ma solo con l'accordo del Comitato - precisa - perché non vogliamo assumerci meriti particolari, e in ogni caso nella relazione di accompagnamento verrebbe specificata la paternità del Comitato". La prossima settimana il commissione speciale dovrebbe ascoltare anche i deputati per concordare un'azione comune dei sardi in Parlamento.