Tonnellate di canne e altra vegetazione portate dal mare a causa del maltempo ricoprono per chilometri il litorale del Poetto tra Cagliari e Quartu ormai da una ventina di giorni. Per scoprirne le cause, il Corpo Forestale ha avviato un'indagine conoscitiva - al momento senza ipotesi di reato e senza che ne sia stata ancora informata la Procura - che segue due piste: una riconducibile alla furia della natura, l'altra all'incuria dell'uomo.
Gli uomini del commissario Fabrizio Madeddu - come anticipato dal quotidiano L'Unione Sarda e confermato all'ANSA dagli investigatori - hanno già effettuato dei sopralluoghi nella spiaggia dei Centomila, prelevando campioni di vegetazione. Non solo. Gli agenti si sono anche recati in alcuni uffici pubblici per acquisire le carte degli appalti legati alla pulizia dei corsi d'acqua. E' il caso del Comune di Quartu, dove i ranger hanno si sono fatti le copie degli incarichi per la pulizia del Rio Foxi, del Rio Pau e del Rio Corongiu. Nei prossimi giorni si recheranno anche in altri comuni dell'area metropolitana.
Il sospetto è che una parte della vegetazione tagliata non sia stata conferita in discarica, venendo poi trasportata sino al mare dalla corrente a causa delle abbondanti piogge di dicembre. Se venisse accertata questa ipotesi, i forestali manderanno una informativa alla Procura. Non è però da escludere che il fenomeno sia totalmente naturale: i temporali e nubifragi tra il 18 e il 20 dicembre sono stati talmente forti da aver gonfiato i torrenti del Cagliaritano, danneggiando anche gli alvei in cemento.
Una furia dell'acqua che potrebbe aver strappato quintali di vegetazione poi finita in mare aperto. Le correnti marine hanno poi fato il resto, riportando a riva una marea di canne, piccoli tronchi, rami e vegetazione che ora i Comuni di Cagliari e Quartu Sant'Elena stanno cercando di rimuovere e conferire in discarica con una ingente spesa per le casse delle due città.