Il cinema e le donne registe, connubio che fin dalle origini della settima arte ha generato opere di grande impatto sociale e culturale. Ma non solo. Prima che Hollywood diventasse il regno del potere maschile, tra il 1910 e il 1920, agli albori erano proprio le donne a farla da padrona. È su questi temi che si concentra la rassegna "Elles Tournent, donne con la macchina da presa", organizzata a Cagliari dalla Cineteca Sarda della Società Umanitaria, in collaborazione con la Circola nel cinema Alice Guy, la Cineteca nazionale, il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e il coinvolgimento del network "Women in Film and Audiovisual in Sardegna".
A partire dal 2 marzo e fino al 14 dello stesso mese, dalle 18.30, nella sala di viale Trieste 126 sarà proposto un viaggio alle origini del cinema, quando le donne avevano un ruolo di primo piano. Accanto alla rassegna e agli approfondimenti tematici, il progetto prevede tre masterclass con Valentina Pedicini, Federica Pontremoli e Beatrice Pucci.
"L'obiettivo dell'iniziativa - hanno spiegato in conferenza stampa Giulia Mazzarelli, operatrice culturale della Cineteca Sarda, e Antonello Zanda, direttore del Csc di Cagliari della Società Umanitaria - è di colmare i vuoti di memoria nella storia del cinema proponendo al pubblico le opere di Alice Guy, Lois Weber, Elvira Notari, Mabel Normand, Marion Wang, Elvira Giallanella, Dorothy Davenport Reid, Zora Neale Hurston. Un salto nel passato con lo sguardo rivolto anche al presente, alla scoperta di autrici che si sono recentemente affermate nel campo della regia, della sceneggiatura e dell'animazione in stop motion".
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