A Sassari desta grande preoccupazione il rischio di diffusione del contagio da Coronavirus all'interno di due strutture per anziani: Casa Serena, la casa di riposo gestita dal Comune di Sassari, e la Rsa San Nicola, una struttura privata. A Casa Serena, dove sono ospitati circa 150 anziani, si sono registrati sei casi positivi. Una donna è stata trasferita nel reparto di Malattie infettive del Santissima Annunziata, mentre gli altri sono isolati nelle loro stanze, all'interno della struttura. L'impossibilità di eseguire uno screening celere a causa della scarsità di reagenti ha costretto gli operatori a mettersi in quarantena domiciliare quando non a trasferirsi temporaneamente dentro la casa di riposo, per non mettere a repentaglio la salute di parenti potenzialmente a rischio ma anche per continuare a lavorare in una situazione d'emergenza.
Il quadro potrà diventare più chiaro solo quando saranno eseguiti i tamponi su tutti gli ospiti e gli addetti ai lavori. Casa Serena è stata una delle prime strutture a Sassari a proibire l'ingresso dei visitatori: si teme che il contagio possa essere avvenuto in ambito ospedaliero, durante il ricovero di una settimana di un'anziana ospite. Al San Nicola, dove sono attive una Rsa e una Comunità integrata con circa 120 ospiti, sono risultati positivi 3 anziani e 7 operatori. In questo caso a denunciare la situazione di rischio è la Cisl, che nei giorni scorsi ha scritto alla dirigenza della struttura per chiedere il rispetto dei protocolli sanitari e le dotazioni di sicurezza per il personale.
Mentre la situazione rischia di farsi delicata e i dipendenti delle due strutture si lamentano perché non gli vengono fatti i tamponi, Malattie infettive si prepara a gestire molti più degenti degli attuali 32 positivi al Covid-19. Sono stati allestiti quattro piani della palazzina, ricavando stanze per il ricovero anche negli uffici, passando dagli abituali 19 posti per la degenza a 51 posti. L'emergenza che si vive nelle case di riposo non si discosta di molto da quella degli ospedali. Il segretario generale della Cgil Fp, Paolo Dettori, ha chiesto un vertice in videoconferenza col prefetto per discutere della grave situazione di rischio che sta vivendo il personale sanitario, dovuta specialmente alla mancanza di dispositivi di sicurezza.