E' iniziata la suddivisione tra Aziende sanitarie della Sardegna dei dispositivi di protezione individuale da parte della protezione civile regionale. Si tratta di pezzi in giacenza e acquisiti direttamente dalla Regione. Da ieri, ha fatto sapere il governatore Christian Solinas questa sera in videoconferenza con i giornalisti, sono state distribuite 92mila mascherine (6000 al Brotzu, 40mila all'Ats, seimila all'AoU di Cagliari, 26mila all'AoU di Sassari, 14mila all'Areus). Consegnati anche duemila guanti in lattice, 500 occhiali protettivi e 100 camici per visitatori.
In serata, ha aggiunto, arriveranno in città altre 450mila mascherine, mentre complessivamente "siamo in attesa di due milioni di pezzi che dovrebbero consentirci di superare tutte le criticità riscontrate stabilizzando l'intero sistema". Solinas ha comunque stigmatizzato la mancata risposta della protezione civile nazionale alla richiesta inoltrata due settimane fa di dispositivi di protezione, ventilatori per i posti supplementari di terapia intensiva, reagenti e tamponi. Infatti, "ad oggi, l'unica cosa arrivata sono le mascherine ribattezzate swiffer".
In arrivo anche 20mila test rapidi per coronavirus che consentiranno di analizzare i 15mila operatori sanitari del sistema Regione e andare a verificare anche le strutture con fragilità evidenti come le case di riposo. Il presidente ha fatto il punto sull'efficacia del numero Covid 1533 dedicato ai cittadini che riceve una media di 1500 telefonate al giorno per una performance di risposta che arriva al 92%. Sul sistema informatico che dovrà monitorare gli ingressi, e quindi le quarantene di chi entra nell'Isola, rispetto a ieri il governatore ha aggiunto nuovi elementi: l'intenzione della Regione di acquisire duemila braccialetti che possano rilevare i tempo reale i parametri dei soggetti per monitorare i pazienti positivi asintomatici ancora meglio, arrivando anche a una ospedalizzazione precoce prima che il quadro clinico diventi più grave.
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