Primo week end dopo il lockdown e gli abitanti della costa centro orientale della Sardegna, per la prima volta nella stagione, si affacciano timidamente alle spiagge, dove fanno capolino soprattutto le famiglie con bambini. Gli ampi litorali che si estendono per chilometri, dall'Ogliastra alla Baronia alla bassa Gallura, sembrano garantire - almeno per ora - il distanziamento sociale richiesto dall'emergenza coronavirus:
"Abbiamo una costa lunghissima che permette un distanziamento naturale anche nelle stagioni affollate - ha detto all'ANSA il sindaco di Orosei Nino Canzano - Stamattina si cominciano a vedere i primi bagnanti in tutte le nostre spiagge, nelle quali per garantire un buon presidio, abbiamo chiesto alla Regione il raddoppio del personale della Polizia Locale e dei servizi di salvamento a mare. Nei giorni scorsi ci sono stati un po' di capannelli di giovani nei locali e tutto è rientrato con il lavoro delle forze di Polizia, situazione che continuiamo a monitorare. Dei ristoranti e alberghi della zona, non tutti hanno già aperto ma si stanno attrezzando, io nonostante la pandemia sono ottimista".
"Stiamo monitorando la situazione ma oggi non ci sono grandi numeri sulle nostre spiagge - ha rimarcato Roberto Tola sindaco di Posada - cominciano ad affacciarsi famiglie residenti molto distanziate tra loro. Per il presidio delle nostre spiagge e per garantire il distanziamento nel proseguo della stagione assumeremo 54 volontari grazie ai fondi aggiuntivi del Parco Tepilora. Per adesso molte attività si preparano, sanificando i locali e rivedendo gli spazi in vista dell'apertura dell'isola del 3 giugno".
Chilometri di costa e spiagge capienti anche in Ogliastra: "Da noi la spiaggia è il posto più sicuro in cui stare - ha aggiunto il sindaco di Bari Sardo Ivan Mameli - I residenti stamattina hanno iniziato a disporsi lungo il litorale senza alcun tipo di problema. Ciò che preoccupava nei giorni scorsi era la voglia di ritorno alla movida nei giorni scorsi, con assembramenti nei locali di giovani, che dopo il mio sfogo su Facebook si sono responsabilizzati. Dobbiamo ripartire mettendo al primo posto la salute, le nostre partite Iva non si possono permettere di sgarrare".