Nuovo passo in avanti nel
percorso di valorizzazione del Nuraghe Diana. Nel sito
archeologico sono infatti ripartiti in questi giorni gli scavi,
sotto la guida della Soprintendenza, con l'obiettivo di
consolidare e mettere in sicurezza l'area. Un'occasione
importante non solo per la tutela e la conoscenza del patrimonio
archeologico, ma anche per la crescita di Quartu dal punto di
vista turistico.
Il Nuraghe Diana è sicuramente uno dei siti più significativi
del territorio quartese, per questo il Comune lo ha inserito nel
programma di valorizzazione turistico-culturale della città, un
piano che prevede lo sviluppo del Polo Museale, formato dall'ex
convento dei Cappuccini, Sa Domu'e Farra e, appunto, il
complesso archeologico-militare di Is Mortorius, all'interno del
quale iniste il monumento nuragico. A seguito di alcune
verifiche effettuate dalla Soprintendenza archeologia per la
Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud
Sardegna, è emersa la possibilità di intervenire nell'ambito di
un più ampio progetto che interessa il Sistema museale delle
aree archeologiche della Sardegna Meridionale. In questi giorni,
anche grazie a un allentamento delle misure anti-Covid, si
stanno quindi avviando i lavori, che comporteranno
principalmente interventi di consolidamento sul nuraghe e sulle
capanne già oggetto di scavo.
L'intervento è finanziato dal Mibact e riguarderà sia la
parte interna della torre che l'ingresso. L'esecuzione delle
attività di scavo verrà accompagnata dal contestuale
consolidamento e restauro delle strutture messe in luce. È
pertanto prevedibile che al termine dei lavori sarà possibile
ammirare il complesso nuragico da una nuova prospettiva, con la
forma a tholos del monumento più facilmente identificabile e
quindi un'immagine più consona a quella tipica dell'architettura
nuragica. "Il Nuraghe Diana - spiega Gianfranca Salis,
funzionaria archeologo della Soprintendenza - è stato oggetto di
svariati interventi a partire dal 2001, che hanno portato alla
luce un interessante edificio complesso, dove alla torre
principale si affiancano le torri secondarie che rinserrano un
cortile centrale".
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