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Riprendono scavi al Nuraghe Diana, Quartu scommette sul sito

Riprendono scavi al Nuraghe Diana, Quartu scommette sul sito

Volano per la crescita turistica della città

CAGLIARI, 30 giugno 2020, 17:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nuovo passo in avanti nel percorso di valorizzazione del Nuraghe Diana. Nel sito archeologico sono infatti ripartiti in questi giorni gli scavi, sotto la guida della Soprintendenza, con l'obiettivo di consolidare e mettere in sicurezza l'area. Un'occasione importante non solo per la tutela e la conoscenza del patrimonio archeologico, ma anche per la crescita di Quartu dal punto di vista turistico.
    Il Nuraghe Diana è sicuramente uno dei siti più significativi del territorio quartese, per questo il Comune lo ha inserito nel programma di valorizzazione turistico-culturale della città, un piano che prevede lo sviluppo del Polo Museale, formato dall'ex convento dei Cappuccini, Sa Domu'e Farra e, appunto, il complesso archeologico-militare di Is Mortorius, all'interno del quale iniste il monumento nuragico. A seguito di alcune verifiche effettuate dalla Soprintendenza archeologia per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, è emersa la possibilità di intervenire nell'ambito di un più ampio progetto che interessa il Sistema museale delle aree archeologiche della Sardegna Meridionale. In questi giorni, anche grazie a un allentamento delle misure anti-Covid, si stanno quindi avviando i lavori, che comporteranno principalmente interventi di consolidamento sul nuraghe e sulle capanne già oggetto di scavo.
    L'intervento è finanziato dal Mibact e riguarderà sia la parte interna della torre che l'ingresso. L'esecuzione delle attività di scavo verrà accompagnata dal contestuale consolidamento e restauro delle strutture messe in luce. È pertanto prevedibile che al termine dei lavori sarà possibile ammirare il complesso nuragico da una nuova prospettiva, con la forma a tholos del monumento più facilmente identificabile e quindi un'immagine più consona a quella tipica dell'architettura nuragica. "Il Nuraghe Diana - spiega Gianfranca Salis, funzionaria archeologo della Soprintendenza - è stato oggetto di svariati interventi a partire dal 2001, che hanno portato alla luce un interessante edificio complesso, dove alla torre principale si affiancano le torri secondarie che rinserrano un cortile centrale".
   

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