Opposizione in Consiglio regionale in pressing sulla Giunta per una soluzione definitiva della vertenza Aras, l'associazione allevatori della Sardegna in liquidazione che comprende agronomi, veterinari, periti agrari, biologi, tecnici di laboratorio e amministrativi, circa 250 dipendenti che il 31 dicembre andranno incontro al licenziamento.
Mancano due step per ottenere ciò che chiedono, ovvero il passaggio nell'Agenzia Laore come previsto dalla legge: la pubblicazione delle graduatorie del concorso riservato per 225 posti e l'avvio del bando per altre 25 figure professionali.
Oggi i consiglieri di Progressisti, LeU, Pd e M5s hanno illustrato una mozione che impegna il presidente della Regione e l'assessora dell'Agricoltura a bandire subito i concorsi. "Non vogliamo essere complici dell'immobilismo della Giunta e per questo chiediamo un dibattito urgente in Consiglio - ha detto il primo firmatario Gianfranco Satta (Progressisti) - occorre evitare le conseguenze gravissime ai danni dell'agricoltura sarda: l'Aras è impegnata nell'attuazione delle misure europee sul benessere animale che valgono oltre 40 milioni".
Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha definito la situazione preoccupante "anche perché il commissario liquidatore di Aras sta procedendo alla vendita delle attrezzature di laboratorio per cui, di fatto, ci stiamo avvicinando al blocco di ogni attività".
Nella scorsa legislatura, ha spiegato il consigliere di Leu Eugenio Lai, "sono state perfezionate tutte le intese con i ministeri interessati per dare certezze ai lavoratori e sulla base di queste il Consiglio ha approvato all'unanimità la legge sul trasferimento dei lavoratori". Quindi, "si proceda immediatamente con la pubblicazione delle graduatorie dei concorsi Laore: non si può tollerare questo silenzio da parte del presidente Solinas".
Per il consigliere del M5S Roberto Li Gioi, "il Consiglio deve essere capace di un gesto di coraggio ed anche gli allevatori dovrebbero far sentire la loro voce".
Secondo Massimo Zedda (Progressisti), "la vicenda Aras è stata sottovalutata ma il problema più grave è che tutta l'agricoltura sarda appare senza un governo e senza una strategia per il futuro, in mano a persone incompetenti che non sanno dove mettere le mani e bloccano tutto".
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