Mai così tanti contagi in Sardegna dall'inizio dell'emergenza Covid, dove si registra un nuovo record in un giorno: 157 casi di positività con oltre 2.400 tamponi effettuati. Sale poi a 168 il numero dei decessi per due morti nel nord dell'Isola, una donna e un uomo rispettivamente di 92 e 67 anni. Cresce anche la pressione sugli ospedali Covid, ma il sistema sanitario regionale regge. Negli ultimi giorni è stato considerevole l'incremento del numero di posti letto, soprattutto in terapia non intensiva, deciso dalla Regione per far fronte alla seconda ondata di contagi.
E' qui, infatti, che si registra la maggior parte dei ricoveri: 164 nei reparti non intensivi (+7) e 26 (+3) in quelli intensivi. Secondo l'ultimo report della fondazione Gimbe - dal 30 settembre all'8 ottobre - la Sardegna è tra le otto regioni italiane che registrano tassi di ospedalizzazione da Covid al di sopra delle media nazionale. L'isola infatti è al quarto posto con 8,8 persone ogni 100mila abitanti ricoverate. La Regione è vigile e pronta ad incrementare i posti letto in caso di necessità. "Il livello di guardia è alto perché la curva dei contagi - spiega l'assessore della Sanità Mario Nieddu - non accenna a diminuire, ma siamo nel pieno rispetto del piano approvato dalla Giunta per far fronte alla diffusione dell'epidemia". Domani l'esponente della Giunta Solinas riferirà in Consiglio regionale sul numero esatto di posti letto attualmente attivati.
Quanto ai tamponi, la Fondazione Gimbe li segnala in aumento: 4.991 per 100.000 abitanti dal 12 agosto all'11 ottobre, poco sotto la media italiana (5.360). Nell'ultima settimana il rapporto tra positivi e casi testati è pari al 6,9%, sopra la media italiana (6,2%). Nel frattempo gli studenti protestano: oggi primo sciopero dei ragazzi a Cagliari contro la calca sui mezzi pubblici.