Dare centralità al tema della valorizzazione del patrimonio ambientale, possibile motore di uno sviluppo fondato sul turismo sostenibile, nei processi di costruzione del sistema metropolitano. È il patto tra Azienda Speciale Parco di Porto Conte, che gestisce il Parco naturale regionale di Porto Conte e l'Area Marina Protetta di Capo Caccia e Isola Piana, e il Parco nazionale dell'Asinara. Ieri a Porto Torres la commissaria governativa del Parco dell'Asinara, Gabriela Scanu, e il direttore, Vittorio Gazale, hanno incontrato presidente e direttore di Porto Conte, Raimondo Tilloca e Mariano Mariani.
L'alleanza si rafforzerà con azioni di tutela e conservazione ambientale, come il progetto in definizione per il falco pescatore che di recente ha nidificato a Porto Conte. Altro ambito comune è il Marchio di qualità ambientale per le aziende, che sono già un centinaio, come elemento centrale di un progetto che i due Parchi proporranno alla Provincia di Sassari per partecipare al bando regionale sull'innovazione nel campo del turismo sostenibile.
Si collaborerà anche nell'ambito dell'educazione ambientale coi rispettivi Ceas, cui saranno affidate produzione e diffusione di contenuti didattici. Ma è una priorità per i Parchi del Nord Ovest Sardegna anche una "svolta green" attraverso azioni comuni di sperimentazione e applicazione di soluzioni innovative per produrre energia da fonti rinnovabili e diventare completamente autonome dal punto di vista energetico. È il caso del progetto sull'energia dal moto ondoso, su cui già lavora il Parco di Porto Conte.
"Vogliamo mettere in comune le rispettive competenze e strutture - dicono Scanu e Tilloca - per cogliere le opportunità della programmazione europea e dare un contributo progettuale all'attuazione del "Recovery Fund".
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