Il Milan scappa di nuovo da solo in vetta alla classifica. Ora è a più tre dall'Inter. E prenota il titolo di campione d'inverno. Senza spingere, con un po' di patemi nel finale per il rosso a Saelemaekers. Ci pensa Ibra a sostituire tutti quelli che non ci sono, da Leao a Calhanoglu. È lui che decide, all'inizio del primo tempo e pochi minuti dopo il ritorno in campo dall'intervallo. Uomo squadra. Anche se non è al meglio, non sbaglia una sponda. Va spesso a centrocampo a far partire l'azione. E quando lo cerchi sotto porta lui c'è. Passano pochi minuti ed è subito Ibra. Brahim Diaz gli dà subito una palla d'oro filtrante. Lykogiannis travolge lo svedese in area e Abisso non va neanche al Var. Dal dischetto Kessie cede la cortesia. E Ibra spiazza Cragno.
Attenzione però perché il Cagliari sembra più solido del solito. E rimane sempre in partita. Il Milan ha una clamorosa occasione per raddoppiare e chiudere la questione al 35': il tiro di Calabria è lontano dalla portata di Cragno, però finisce però sul palo. Il Cagliari è lì, non corre l'errore di sbilanciarsi troppo per tenere ancora viva la speranza. Il Milan prova ad amministrare, il possesso è dalla sua parte, ma è una circolazione palla che non stordisce i rossoblu. Nella ripresa però il Cagliari si fa ti-sorprendere al 7': lancio di Calabria e Ibrahimovic va e segna. L'arbitro annulla, ma poi il Var dice che è gol. Il finale però è una sofferenza inattesa per Pioli perché Saelemaekers entra e si fa ammonire due volte: Milan in dieci.
Per il Cagliari- che fa entrare le torri Pavoletti e Cerri- qualche mischia pericolosa. Ma il risultato rimane quello. Se il Milan sogna, per il Cagliari l'incubo continua. Per la squadra di Di Francesco è la quinta sconfitta di fila in campionato. Per il tecnico rossoblu forse un'altra chance nella sfida salvezza col Genoa. Ma ora decide Giulini.
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