Sarà visitabile a partire da sabato 6 marzo l'esposizione "Natura e Artificio. Giuseppe Carta all'Orto Botanico di Cagliari" allestita negli spazi del polmone verde dell'Università del capoluogo sardo sito in viale Sant'Ignazio. Potrà essere visitata nei normali orari di apertura dell'Orto: dal martedì alla domenica dalle 9 alle 16 fino al 31 marzo e dalle 9 alle 18 dal 1 aprile (lunedì chiuso per manutenzioni). Le sculture dell'artista di Banari, pittore e scultore riconosciuto a livello internazionale, dalle forme levigate e dall'accentuato realismo, incontrano nell'artificio della creazione la poetica centenaria dei luoghi dell'Orto Botanico dell'Università di Cagliari che partecipa ed è coinvolto nella trascinante germinazione messa in atto da Carta. Attraverso le opere inserite nei viali e nei diversi settori, lo spazio naturale dell'Orto si trasforma, germoglia di nuovi simboli fruttiferi e vitali che si diramano animando i verdi prati di vibranti e colorate presenze, suggerendo connessioni inattese.
L'installazione diffusa nell'Orto di sculture raffiguranti melagrane, ciliegie, olive, limoni, pere, ghiande e mele ma anche i suoi famosi peperoncini, raccorda nel suo insieme la ricchezza e la preziosità dei frutti e della terra che li ha generati. "Tutti insieme questi frutti si offrono a noi nell'Orto Botanico di Cagliari come apparizione meravigliosa, spettacolo, coinvolgimento emotivo - ha scritto la direttrice del Polo Museale della Puglia e dell'Abruzzo, Mariastella Margozzi, funzionario storica dell'arte del Mibact - Dal prodotto della natura più semplice, che l'uomo ha saputo addomesticare all'interno di una piccola area di sussistenza, nel rispetto dei cicli delle stagioni e per assicurarsi gli elementi vegetali della propria evoluta alimentazione, Carta trae un insegnamento esemplare, quello della riconoscenza ai simboli della semplicità del generarsi e del crescere. E lo fa con la sua arte perfetta".
In ultimo, ma non per ultimo, l'esposizione di Giuseppe Carta all'Orto Botanico dell'Università di Cagliari vuole essere anche un fortissimo richiamo alla speranza, in quel ritorno alla normalità che - negli spazi verdi di viale Sant'Ignazio - appare come già possibile. "All'aperto, tra l'arte e la natura, seminiamo il futuro", conclude Gianluigi Bacchetta, direttore dell'Orto Botanico dell'Università di Cagliari.
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