Sarà una manifestazione di protesta e di sensibilizzazione, quella lanciata da Confesercenti "Portiamo le imprese fuori dalla pandemia" e che il 7 aprile anche in Sardegna vedrà coinvolti gli imprenditori duramente provati dalla conseguenza delle chiusure a causa della pandemia. Sarà una protesta "a distanza", nel pieno rispetto delle normative, ma che mira a coinvolgere il maggior numero di imprenditori, per portare Governo, Parlamento e Regioni a condividere le proposte studiate da Confesercenti.
"Serve un Decreto Imprese, un'azione d'urto che ci consenta di poter uscire da questo pantano - afferma Roberto Bolognese, presidente Confesercenti Sardegna - gli esercenti sardi, già duramente colpiti negli ultimi anni dalla crisi, ora si ritrovano a dover fare una scelta terribile: chiudere definitivamente la propria attività. Non c'è più da aspettare servono sostegni adeguati, credito immediato, ma soprattutto serve un piano per la ripartenza. Corriamo davvero il rischio che crolli tutto e le nostre città potranno vedere soltanto le macerie di negozi, ristoranti, bar e tutte quelle piccole attività che rappresentano il tessuto sociale della nostra Isola. Vogliamo riaprire subito, perché siamo in grado di farlo in totale sicurezza".
Proprio mercoledì 7 aprile le pagine dei quotidiani sardi, come nel resto d'Italia, riporteranno il "Manifesto", con tutte ragioni della protesta e le rivendicazioni. "Nello stesso giorno tutti i componenti del Governo e tutti i Deputati e Senatori troveranno, al proprio indirizzo e-mail, il nostro invito ad agire accogliendo le nostre richieste (il testo della lettera sarà disponibile sul sito www.confesercenti.it) - fa sapere l'organizzazione - Contestualmente, prenderà avvio la raccolta di firme per una petizione online a supporto e sostegno delle proposte Confesercenti. L'invito a tutti gli operatori é quello di sostenere la petizione presente sul sito www.confesercenti.it".
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