Mentre l'Italia supera le 18 milioni di vaccinazioni, in Sardegna si arriva a quota 469.478 somnministrazioni con un in aurmento nelle 24 ore di 8.121 dosi. Si tratta di quasi il doppio rispetto a ieri, quando l'hub di Sassari ha dovuto chiudere per mancanza di fiale, ma sempre al di sotto della media giornaliera stabilita dal commissario straordinario per l'emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo che ha fissato per l'Isola la quota di 12.150 per il 29 aprile. Le scorte per il momento non mancano: alla Sardegna sono state consegnate 536.750 dosi delle quali è stato utilizzato l'87,5%.
E mentre aumenta, anche se di poco, il numero dei soggetti fragili che hanno effettuato almeno la prima dose di Pfizer e Moderna - 50.511 secondo il report ufficiale del Governo - i progressiti vanno all'attacco chiedendo alla Regione di sospendere immediatamente lo screening di massa "Sardi e Sicuri".
"I medici impiegati nella campagna devono essere impiegati al 100 per cento del tempo nelle vaccinazioni, per il ripristino della piena agibilità degli ospedali della Sardegna e nella migliore cura dei 409 pazienti attualmente ricoverati per Covid - dice il capogruppo Francesco Agus - Lo chiediamo da tempo e lo ribadiamo ancora di più oggi alla luce delle ultime dichiarazioni del professor Andrea Crisanti, principale ideologo dello screening, sulla efficacia dei test rapidi antigenici. I limiti erano evidenti già da tempo, verificati sul campo anche in Sardegna: basti pensare al numero altissimo di falsi negativi riscontrati e ai problemi che si sono riscontrati con la diffusione delle varianti. Continuare con lo screening quando gli indicatori davano un peggioramento costante e mentre la campagna vaccinale mostrava tutte le sue pecche, con un evidente spreco di risorse, non è stata una buona idea della Regione".
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