La Sardegna si prepara a
partecipare, con un migliaio di pellegrini, alla festa di San
Francesco ad Assisi (3-4 ottobre).
Ed è proprio la Sardegna, dopo vent'anni, ad essere chiamata
all'offerta dell'Olio per la lampada votiva perenne sulla tomba
del santo, in rappresentanza di tutte le regioni italiane.
Nel corso della conferenza stampa, questa mattina a Cagliari, è
stato spiegato che sono 929 i pellegrini iscritti presso le
rispettive diocesi della Sardegna. Di questi, 8 sono vescovi
(compresi i due emeriti di Cagliari e Oristano), 54 sacerdoti, 2
diaconi e 865 laici. Sarà presente, inoltre, il Pontificio
Seminario Regionale con 5 membri dell'équipe e 46 seminaristi.
Una ristretta rappresentanza di laici (16 per la celebrazione
dei Primi Vespri presso la Basilica Santa Maria degli Angeli e
10 per la S. Messa presso la Basilica superiore di San
Francesco), a causa dei numeri contingentati per il Covid,
parteciperanno agli eventi più salienti delle due giornate ad
Assisi.
Ai 929 pellegrini si aggiunge una delegazione di circa 100
autorità in rappresentanza delle istituzioni locali (in
particolare sindaci) e regionali. Numerosi altri pellegrini
isolani arriveranno autonomamente ad Assisi in occasione
dell'evento.
Alla conferenza stampa erano presenti monsignor Antonello Mura,
presidente della Conferenza Episcopale Sarda; monsignor Roberto
Carboni, arcivescovo di Oristano e vescovo di Ales-Terralba;
padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro
Convento di Assisi; Alessandra Zedda, vice presidente della
Regione; Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari; Paola Casula,
vicepresidente dell'Anci Sardegna; Roberta Loi, consulente
dell'Assessorato regionale al Turismo e don Ignazio Serra,
responsabile dell'ufficio per la Pastorale del Turismo della
Conferenza Episcopale Sarda.
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