Il Foro Boario di Oristano è da ora la sede del Museo d'Arte contemporanea. La direzione artistica è affidata a Bianca Laura Petretto. Ristrutturato e riaperto di recente in occasione della Festa di Santa Croce, lo storico complesso architettonico debutta sabato 16 ottobre in questa nuova veste. A dare il via alla sua nuova vita sarà la mostra "Costruttori di stelle - Star makers", curata dalla stessa Petretto e voluta dall'Assessorato comunale alla Cultura e da Fondazione Oristano.
Lungo il percorso si incontrano un centinaio di opere di sette artisti: Akira Inumaru, Hans Georg Berger, Jean Claude Borowiak, Evelyne Galinski, Gigi Rigamonti, Alejandro Robles e Tineke Smith. Attraverso la pittura, scultura, grafica, installazioni, videoarte, mixed media, sono chiamati a dare la loro interpretazione su un affascinante tema e simbolo, la stella. Filo conduttore del progetto espositivo è un dichiarato omaggio alla Sartiglia, la plurisecolare giostra equestre, in un incontro tra arte, tradizione, rito, mito.
Provenienti da Giappone, Germania, Laos, Francia, Svizzera, Cile e Olanda, "ogni artista ha esplorato il tema della stella e si è creato un percorso sull'umanità e sulla necessità di guardare il cielo, immaginare mondi altri, avere una vita animale e spirituale", sottolinea Bianca Laura Petretto.
Il sindaco e presidente della Fondazione Oristano Andrea Lutzu evidenzia che "laddove un tempo si teneva la mostra-mercato del bestiame, uno dei simboli della storia della nostra città, oggi si inaugura il mercato delle idee che si apre alle culture e all'arte del mondo contemporaneo". Per l'assessore alla Cultura Massimiliano Sanna "la mostra candida la nostra città con spazi e competenze ad un ruolo strategico, senza confini, nel panorama dell'arte contemporanea". I "Costruttori di stelle" si sono dati appuntamento al Foro Boario di Oristano. "Un luogo che rappresenta la festa, lo scambio, antico mercato del bestiame, dove ciascuno porta la sua mercanzia pregiata", conclude Petretto.
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