Permettere a tutti di mettersi al posto dell'artista e scoprire i processi operativi e mentali della ricerca artistica contemporanea. È la missione di cultura partecipata di "Stac! - Studiografia: Traiettorie Aperte sul Contemporaneo!", festival diffuso sugli studi d'artista in Sardegna. Dal 18 ottobre al 6 novembre gli studi di numerosi artisti sardi diventano spazi aperti di incontro e dialogo.
L'idea delle curatrici Eleonora Angiolini e Laura Vittoria Cherchi - il progetto grafico è di Francesco Puggioni, quello web di Maria Chiara Sotgiu - è che lo sguardo si rivolga all'interno degli studi. In più modi: con i weekend di studi aperti in tutta l'Isola, con le interviste alla scoperta del processo creativo e con "Di Traverso", la prima sezione di "Circuiti", con cui l'arte contemporanea si confronta con altri linguaggi artistici.
Protagoniste di Stac! sono più generazioni di artisti sardi.
"Stac! Intervista Zero" è strutturata in due parti, una sulle parole che affiorano in mente quando si lavora in studio, l'altra su 12 domande con cui gli artisti raccontano il loro processo ideativo e creativo e riflettono sul senso e il valore odierno della creazione artistica tout court. "Stac! Studi Aperti" prevede che il 22 e 23 ottobre, il 29 e 30 ottobre e il 5 e 6 novembre dalle 17.30 alle 20.30 gli spazi creativi si aprano al pubblico per raccontare la ricerca artistica contemporanea e valorizzare gli studi come presidi di arte nel territorio, come parte del patrimonio culturale collettivo.
Con "Stac! Di Traverso" invece ogni artista incontra uno scrittore, l'arte contemporanea dialoga con la letteratura, il racconto sull'arte e i suoi protagonisti sconfina nella narrativa. Lo scrittore Ignazio Caruso dialogherà con Leonardo Boscani, Giovanni Gusai con Ruggero Baragliu e Vincenzo Grosso, Simonetta Spissu con Valeria Secchi, Mauro Tetti con Alberto Marci, Ilenia Zedda con Francesca Randi. Per partecipare agli eventi sono obbligatori mascherina e green pass.
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