Due cerimonie distinte per commemorare defunti e caduti: la prima a Sassari, al sacrario militare, la seconda alla questura di Cagliari.
"Noi oggi viviamo una comunione di fraternità con i nostri fratelli e sorelle defunti, che con noi condividono la fede" ha detto l'arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba, in occasione della cerimonia al sacrario militare del cimitero di Sassari. "Questa celebrazione interforze è una celebrazione nella quale si ricordano anche uomini dello Stato che hanno offerto la propria vita per il bene comune", ha proseguito il prelato. "Il bene che ciascuno di noi opera nella vita terrena è un contributo all'edificazione del regno di Dio, un contributo all'edificazione di un regno di pace, di giustizia, di bontà e di misericordia".
Al termine della funzione religiosa, concelebrata dal cappellano militare del Comando Brigata "Sassari", don Pietro Murgia, le autorità hanno deposto alcune corone d'alloro sul monumento ai caduti all'interno del sacrario militare e sulle tombe dei presidenti della Repubblica Antonio Segni e Francesco Cossiga.
Alla cerimonia, che ha visto schierato un picchetto d'onore interforze composto da militari della Brigata "Sassari" e dei corpi armati dello stato, erano presenti anche le Associazioni combattentistiche e d'Arma e i familiari dei militari sardi caduti in patria e nelle missioni di pace all'estero.
A Cagliari c'è stata la deposizione di una corona di alloro del Capo della Polizia in memoria dei caduti della Polizia di Stato durante l'adempimento del loro dovere. Alla cerimonia hanno partecipato il Vice Prefetto Vicario Paola Dessì, il Questore Paolo Rossi, l'associazione nazionale della Polizia di Stato, i dirigenti, i funzionari, una rappresentanza delle donne e degli uomini della Questura ed il cappellano della Polizia di Stato Don Eugenio Cocco.
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