Un progetto pilota per il recupero degli oliveti abbandonati nel compendio agricolo di Surigheddu e Mamuntanas, alle porte di Alghero, di proprietà della Regione Sardegna. È l'idea, supportata dall'ipotesi di investimenti per 480mila euro e di 20 assunzioni, avanzata a Sassari dal presidente di Filiera Olivicola Sardegna, Tore Piana. "La nostra innovativa proposta di agricoltura sociale metterebbe fine a trent'anni di abbandono di oltre 55 ettari di oliveti di proprietà regionale", spiega Piana, per il quale quello delineato oggi è "l'unico progetto di agricoltura sociale nel comparto olivicolo".
Il progetto prevede il censimento e il recupero degli oliveti abbandonati, l'incoraggiamento dell'occupazione di categorie svantaggiate dal mercato del lavoro, come giovani e donne, e la creazione di una rete sociale per la sostenibilità della produzione, promozione e commercializzazione dei nuovi prodotti. "Quegli oliveti hanno caratteristiche storiche e paesaggistiche uniche - spiega Piana - puntando su quelli ad alto valore ambientale e ad alta potenzialità produttiva si potrà strutturare un programma per coinvolgere determinate categorie in attività di formazione e assistenza tecnica che porti alla creazione di nuovi imprenditori".
Il ricupero degli oliveti abbandonati e la costruzione di un modello di gestione e organizzazione innovativo, economicamente sostenibile ed efficiente del patrimonio olivicolo dovrà coinvolgere le cooperative e le aziende locali. "Si deve puntare all'aumento della produzione di olio extra vergine d'oliva Dop Sardegna - afferma il presidente - per salvaguardare, recuperare e incrementare la ricchezza e l'attrattività del paesaggio rurale".
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