Una trentina di profughi ucraini, mamme e bambine, in salvo a Cagliari dopo un lungo viaggio partito dal confine con la Polonia. Missione compiuta con l'apertura delle portiere del bus in piazza Marco Polo, davanti alla Fiera. La prima a spuntare tra gli applausi è una ragazzina di quattordici anni. Poi il resto della comitiva. Si tratta di ricongiungimenti con parenti già nel capoluogo sardo.
Una sistemazione provvisoria, quella in Sardegna: i volontari dell'Sos Elmas e dell'Accademia del soccorso, organizzatori del viaggio, garantiscono che la prossima missione sarà quella di riportare tutti in una Ucraina senza guerra. Drammatico il racconto di chi ha accompagnato i profughi nell'Isola: molti sono scappati dalle bombe attraversando il confine con una marcia di trenta-quaranta ore. E in Polonia hanno trovato il pullman della salvezza, destinazione Cagliari.
Il bus con i quattro mori ha attraversato l'Europa prima dell'arrivo in Italia e l'imbarco su un traghetto dalla Toscana diretto a Olbia: una famiglia è rimasta a Livorno da alcuni amici e parenti. Gli altri si sono partiti via mare per l'isola. Una volta sbarcati in Sardegna è iniziato il viaggio verso Cagliari con una tappa ad Abbasanta per far scendere una famiglia che sarà ospitata nella zona dell'Oristanese. Quindi l'arrivo nel capoluogo con la festosa accoglienza davanti alla Fiera. Ad accogliere i bambini anche animatori travestiti da personaggi di Walt Disney. E poi pupazzetti in regalo per i più piccoli.
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