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Caro energia: sindaco sardo spegne lampioni, salvo il centro

Caro energia: sindaco sardo spegne lampioni, salvo il centro

Dopo stangata bollette a Ilbono si corre ai ripari

ILBONO, 30 marzo 2022, 14:58

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il caro bollette mette a dura prova le casse comunali e l'amministrazione di Ilbono, paese di duemila anime in Ogliastra, è costretto a correre ai ripari e spegnere 70 lampioni su 500. A far decidere il sindaco Giampietro Murru e la sua Giunta per la politica del risparmio, sono state le bollette di gennaio e febbraio che hanno subito un incremento del 50 per cento rispetto allo scorso anno: circa 6 mila euro in più al mese.
    "Abbiamo dovuto trovare una soluzione e fare una scelta in attesa dell'investimento sulle lampade a led che intendiamo fare entro l'estate per abbattere i costi - spiega all'ANSA il sindaco Murru - Abbiamo così deciso di spegnere i lampioni della circonvallazione e di alternarli, tra spenti e accesi, in alcune vie scarsamente abitate, questo per non pregiudicare la sicurezza dei cittadini. In centro resterà tutto acceso - assicura - Con questo piano attendiamo la prossima bolletta: dai nostri calcoli dovremmo risparmiare un 20 per cento".
    I rincari sull'energia stanno colpendo tutti i Comuni e Ilbono non è l'unico che sta tentando di risparmiare spegnendo i lampioni. "Abbiamo una chat di circa 300 sindaci e tutti - racconta Murru - stanno cercando di attivare politiche di risparmio. Noi l'anno scorso abbiamo speso 100 mila euro di bollette, visti i costi di gennaio e febbraio ne dovremmo spendere circa 145 mila a fine anno. Non ce lo possiamo permettere. Il governo per i rincari ha stanziato dei fondi, ma dopo aver fatto i calcoli ci siamo accorti che ci spetterebbero dai 7 agli 8 mila euro, troppo poco rispetto alla cifra che dovremmo pagare".
    "Nel frattempo - annuncia il sindaco - stiamo verificando tra Comuni la possibilità di costituire le comunità energetiche di risparmio con i fondi di Pnnr: una sorta di mutuo soccorso nel settore dell'energia che ci consentirebbe di abbattere notevolmente i costi".

ASEL, DRAMMA PER PICCOLI COMUNI. 

"Le bollette Enel rappresentano un dramma anche per i piccoli Comuni della Sardegna, che non potranno far fronte al raddoppio delle spese per l'illuminazione pubblica e per quella degli uffici. Occorre perciò un intervento specifico della Regione a coprire il disavanzo tra le spese degli anni scorsi e quelle previste per il 2022 e dopo". E' quanto chiede l'Asel Sardegna, l'Associazione dei Comuni sardi, in una lettera inviata al presidente della Regione Christian Solinas e all'assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino, prendendo lo spunto di un "grido d'allarme e d'aiuto" del Comune di Cheremule che, tramite il vicesindaco Antonio Chessa, ha denunciato il raddoppio delle spese per l'energia elettrica che dal consolidato 2021 attestato in 64mila euro, passa a oltre 118mila euro per il 2022, risorse che il Comune (con appena 500 anime circa, tale è la popolazione residente) non dispone e per le quali chiede un aiuto specifico dalla Regione.
La proposta dell'Asel alla Regione è che, in un prossimo provvedimento legislativo, venga assegnato ai Comuni sardi, in particolare ai piccoli centri, un contributo specifico aggiuntivo alla manovra finanziaria vigente come concorso ai maggiori costi dell'energia elettrica.
L'Asel, inoltre, porterà il problema all'attenzione della Conferenza Permanente Regione-Enti Locali e del Consiglio delle Autonomie per un impegno politico comune e solidale.

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