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S. Efisio torna tra la folla, festa nel segno della sobrietà

S. Efisio torna tra la folla, festa nel segno della sobrietà

Truzzu, attenzione al virus e rispetto per guerra in Ucraina

CAGLIARI, 26 aprile 2022, 16:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sant'Efisio con i fedeli e i turisti come tre anni fa, prima del Covid. Ma anche con molta sobrietà e attenzione perché il virus circola ancora. E perchè la guerra in Ucraina impone un doveroso rispetto nei confronti di chi soffre. Sono le indicazioni del Comune per il martire guerriero che l'1 maggio attraverserà le strade di Cagliari non più solitario (o quasi) come nelle ultime due edizioni caratterizzate da restrizioni e divieti antipandemia. "Innanzitutto è un successo che si sia tornati in presenza - dice il sindaco Paolo Truzzu - Anche se è inevitabile l'invito all'attenzione e alla responsabilità".

Una festa che non è solo quella del giorno della sfilata. Si comincia il giorno prima, poi il clou con la messa dell'Alter nos Viviana Lantini e l'uscita del cocchio dalla chiesetta di Stampace. Quindi il viaggio verso i luoghi del martirio con ultima tappa a Nora. Infine il ritorno con la cerimonia del rientro a Cagliari il 4 maggio. "Forse il momento più intimo e preferito dai fedeli", sottolinea il sindaco. Ma il momento più delicato per la grande partecipazione prevista sarà l'1 maggio.

Novantadue le comunità rappresentate nella sfilata e quasi tremila i devoti stimati lungo il percorso. Ottantuno saranno le associazioni di devoti e 30 invece quelle di cavalieri che vi prenderanno parte in abito tradizionale. E poi, quattro cori, 56 miliziani, cinque binomi di cavalieri del comando militare Esercito italiano, 18 tracas, con 270 devoti a bordo, a cui se ne aggiungeranno altri 2.500 a piedi. Tutto intorno sarà prevedibile un bagno di folla dietro le transenne e nelle tribune: ne saranno allestite sei per un totale di seimila spettatori. Spesa complessiva 524mila euro.

Lungo il cammino, tra il passaggio dei cavalieri e l'arrivo del Santo, per la prima volta l'attesa sarà scandita dai canti religiosi di quattro formazioni "a Cuncordu", la più tradizionale forma espressiva di canto a quattro parti della Sardegna che abitualmente accompagna le celebrazioni religiose.

Si comincia dunque sabato 30 aprile. Dalle 21 in piazza del Carmine si terrà lo spettacolo musicale con la regia di Ambra Pintore "Non fermiamo la tradizione": dialoghi in musica e poesia con le nuove espressioni della musica popolare, dal canto a tenore alla musica elettronica. Domenica 1 maggio, dalle 18, il premio Toson d'Oro di Sant'Efisio e a seguire "Il ballo dell'Isola in Festa" con oltre 25 gruppi folcloristici e la partecipazione del maestro di launeddas Luigi Lai.

Nell'attesa del rientro del Santo da Pula, mercoledì 4 maggio dalle 18 il cortile d'onore di Palazzo Bacaredda ospiterà sette corali polifoniche della Città Metropolitana e del Sud Sardegna, che daranno vita ad un intenso concerto di canti sacri. Al termine, tutte le formazioni corali si posizioneranno nelle principali vie del percorso per salutare col canto dei gocius e altri canti religiosi, il passaggio del Martire Guerriero. 

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