DI VINCENZO GAROFALO
Passi avanti nell'inchiesta sull'incidente nautico a Porto Cervo. Due persone sono state iscritte sul registro degli indagati dalla Procura di Tempio Pausania per la morte del manager tedesco con passaporto britannico, Dean Kronsbein, deceduto domenica notte dopo che il suo yacht 'Amore' di 21 metri si è schiantato sugli scogli nel golfo del Pevero, in Costa Smeralda. Si tratta dei comandanti dell'Amore e della Sweet Dragon, l'imbarcazione di proprietà della famiglia Berlusconi che, insieme a un'altra barca battente bandiera maltese che però si trovava ad una distanza maggiore, ha prestato soccorso a Kronsbein e alle altre sei persone che si trovavano a bordo dell'Amore. Le ipotesi di reato contestate sono omicidio colposo e lesioni. Nell'urto sono infatti rimaste ferite quattro persone, fra cui, in maniera grave, la moglie e la figlia dell'armatore.
A causare l'incidente, secondo un'ipotesi al vaglio della Guardia costiera di Olbia, che conduce le indagini sotto il coordinamento dalla pm Enrica Angioni e del procuratore Gregorio Capasso, sarebbe stata una virata improvvisa dell'Amore, fatta per evitare la collisione con la Sweet Dragon che solcava le acque seguendo una rotta parallela alla barca di Kronsbein. Una dinamica raccontata agli inquirenti proprio dal comandante dell'Amore, un italiano residente a Roma, e risulta confermata anche da un'altra delle persone sentite dagli investigatori. Nel frattempo, la figlia di Dean Kronsbein è stata sottoposta questa mattina a un intervento chirurgico alla testa, nel reparto di Neurochirurgia dell'ospedale Santissima Annunziata di Sassari.
La moglie della vittima invece resta ricoverata al Giovanni Paolo II di Olbia, con politraumi e fratture, in condizioni stabili. Entrambe le donne saranno traferite in una clinica privata in Inghilterra con un aereo medicalizzato appena le loro condizioni consentiranno il trasporto. La procura di Tempio Pausania ha già disposto l'autopsia sul corpo di Dean Kronsbein, esame che sarà effettuato venerdì all'Istituto di medicina legale di Sassari. Secondo i primi accertamenti, il magnate tedesco, sbalzato in acqua dopo l'urto, sarebbe morto per arresto cardiaco dopo un prolungato tentativo di rianimazione da parte dei medici del 118 sulla banchina del porto di Porto Cervo. Una valutazione che non convince la famiglia della vittima che, assistita dall'avvocato Egidio Caredda, ha nominato un medico legale di fiducia che assisterà all'autopsia.
"La famiglia è decisa ad accertare le cause esatte della morte - chiarisce il legale - vuole che sia fatta verità totale su quanto accaduto e che siano riconosciute eventuali responsabilità". Nelle prossime ore lo stesso avvocato nominerà anche un perito navale marittimo per fare luce sulla dinamica dell'incidente. C'è da stabilire se e quanto la velocità delle imbarcazioni possa aver influito sull'incidente, quali e quante barche siano coinvolte e soprattutto se la virata dell'Amore sia stata fatta per evitare la collisione con un altro yacht. La morte di Dean Kronsbein ha avuto molto risalto mediatico in tutto il mondo. Il manager 63enne, noto uomo d'affari con stretti legami con la Corona britannica, era Ceo della Ultrafilter GmbH, azienda medica fra le maggiori produttrici di filtri medicali e mascherine anti Covid dell'intero Regno Unito.
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