Un nuovo ecografo è stato consegnato e installato dal Servizio di Ingegneria Clinica Ares all'hospice "Angela Nonnis" di Oristano. A supervisionare le operazioni il coordinatore della struttura dedicata alle cure palliative, Giuseppe Obinu, ed i tecnici Ares, diretti dall'ingegnera Valentina Artizzu. "Grazie a questo nuovo strumento sarà possibile effettuare esami e trattamenti, anche particolarmente invasivi, che possono essere eseguiti esclusivamente sotto guida ecografica - ha spiegato Obinu - Questo eviterà di dover trasferire soggetti in condizioni di particolare fragilità in ospedale, nel caso in cui sia necessario l'ausilio ecografico: si tratta di un passo in avanti significativo che permetterà di migliorare la qualità dell'assistenza ai pazienti".
L'acquisizione dell'ecografo si aggiunge a quella dell'elettrocardiografo, un altro dispositivo estremamente utile, che è stato donato all'hospice dall'ex direttore dell'Unità operativa di Medicina interna dell'ospedale San Martino, Efisio Chessa, oggi in pensione. La donazione del dispositivo non è l'unica ricevuta dall'hospice: tante, in questi anni, le manifestazioni di solidarietà che sono arrivate e continuano ad arrivare alla struttura sanitaria oristanese per renderla più funzionale e accogliente: ultimo, in ordine di tempo, il dono di diversi alberi di ulivo da parte del familiare di un paziente. Contributi che danno la misura dell'apprezzamento per la professionalità e l'umanità con cui gli operatori sanitari assistono i pazienti. Nel senso del rafforzamento dell'operatività della struttura va anche la recente assunzione di un nuovo medico palliativista che, dal 1 luglio scorso, affianca i due professionisti già presenti, uno dei quali a tempo parziale.
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