Quando sul podio sale un grande direttore coro e orchestra esprimono al meglio le loro qualità. Come è accaduto ieri sera al Teatro Lirico di Cagliari dove hanno risuonato le note del Requiem di Verdi. Col suo bel gesto chiaro e sicuro John Axelrod ha creato equilibrio sonoro tra i complessi stabili del Lirico e il cast di solisti, per una esecuzione raffinata e accurata che ha restituito il giusto pathos, solennità, dolcezza, potenza espressiva, impatto emotivo, riverberi, echi, alla celebre pagina verdiana. Un ritorno al Lirico salutato da calorosi e prolungati applausi e ovazioni quello del carismatico direttore americano.
Una interpretazione monumentale del capolavoro di musica sacra, arricchita dalla bella prova del quartetto di voci soliste: al suo debutto nel Requiem di Verdi il soprano Marigona Qerkezi, che lo scorso aprile ha interpretato il ruolo di Elvira in "Ernani" di Verdi, ha sostituito all'ultimo l'indisposta Tiziana Caruso, ancora, il mezzosoprano Anastasia Boldyreva, dai bei colori vocali, il tenore Davide Giusti, preciso e puntuale nei suoi interventi e il basso Rafał Siwek. Il coro, ben preparato da Giovanni Andreoli, ha padroneggiato l'insidiosa partitura verdiana dando prova di intensità e volume. L'orchestra ha ben valorizzato i diversi quadri musicali.
La Messa da Requiem venne eseguita per la prima volta il 22 maggio 1874 nella Basilica di San Marco a Milano, in occasione del primo anniversario della morte di Manzoni e vede l'autore stesso nelle vesti di direttore ed un quartetto vocale formato da Teresa Stolz (soprano), Maria Waldmann (mezzosoprano), Giuseppe Capponi (tenore) e Ormondo Maini (basso). E' il tredicesimo appuntamento della stagione concertistica. Questa sera si replica alle 19.
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