Si è aperto oggi in Tribunale a Sassari il processo contro sette dipendenti dell'Università sassarese, accusati di accesso abusivo a sistema informatico per avere consultato la banca dati dell'Ateneo e scaricato una serie di documenti sulla carriera universitaria del governatore della Sardegna, Christian Solinas. I fatti risalgono a quando Solinas era candidato alla presidenza della Regione e alcune testate giornalistiche avevano pubblicato dei servizi che sollevavano dubbi sul percorso di studi del governatore, il quale, dopo una laurea conseguita all'estero, aveva ottenuto anche quella in Giurisprudenza a Sassari. Alcuni particolari citati negli articoli di stampa potevano provenire solo dai database dell'Ateno sassarese.
La pm di Cagliari, Diana Lecca, aveva chiesto il proscioglimento dei sette dopo una relazione dell'Ateneo che certificava come tutti i dipendenti avessero libero accesso alla banca dati, ma l'avvocato di Solinas aveva prodotto una sentenza della Cassazione che sancisce l'illegittimità di ingressi non specificamente autorizzati. Per questo a giugno il giudice del capoluogo sardo aveva rinviato a giudizio Michele Meloni, Luigi Antonio Catogno, Paolo Deledda, Franca Carmela Sanna, Barbara Pes, Laura Mureddu e Liana Carboni, tutti dipendenti dell'Università di Sassari. Secondo l'accusa consultarono ed estrapolarono, abusivamente, i dati relativi alla carriera universitaria dell'attuale presidente della Regione.
Solinas, che non era in aula, si è costituito parte civile, assistito dall'avvocato Salvatore Casula, mentre gli imputati sono difesi dagli avvocati Elias Vacca, Teresa Pes, Nicola Satta, Sebastiano Chironi, Nanni Campus, Maurizio Serra, Nicola Satta, Camilla Pirono, Nicola Andrea Oggiano. Il giudice Antonio Spanu ha rinviato l'udienza al 14 febbraio, quando saranno ascoltati in aula i due testimoni citati dalla pm, Lara Senatore: l'ex direttore generale dell'Università di Sassari, Cristiano Nicoletti, e il funzionario della Polizia postale che svolse le indagini.
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