Dal Pd alla nuova ripartenza
nella coalizione sarda con Renato Soru. La sede della conferenza
stampa che segna la rottura con la casa madre è quella
elettorale del fondatore di Tiscali, a Cagliari nel Corso
Vittorio Emanuele II. il nome è nuovo: "Alleanza sarda e
democratica". La fuga coinvolge una trentina di iscritti. Dalla
segretaria provinciale di Oristano Maria Obinu alla ex
parlamentare Romina Mura.
L'ex sindaco di Samassi Enrico Pusceddu parla di Pd
"lacerato": "Una scelta sofferta - ha detto - molti di noi sono
nel Pd dalla nascita. Se la base non è d'accoro con il vertice,
bisogna fare delle riflessioni". Romina Mura è ancora più
chiara: "Posso ripeterlo, benvenuti compagni di Rivoluzione
gentile. Ci stiamo dimettendo arrabbiati, hanno chiuso le porte
alle primarie per un'alleanza. Soru è tra i quaranta fondatori
del Pd. Voglio sgridare il segretario regionale e i dirigenti:
sono responsabili di questo sfascio".
Ma c'è ancora uno spiraglio: "Si può ricomporre tutto e tutti
insieme - ha detto - noi per ora siamo uniti con Renato Soru.
Non chiudiamo porte e finestre. Intanto noi siamo in campagna
elettorale. La Sardegna ha bisogno di un progetto chiaro e di
una visione. Per ora non ci hanno ascoltato. Per concludere un
messaggio al Pd nazionale, alla segretaria Schlein e al
presidente Bonaccini: visto che vi siete interessati della
Sardegna impropriamente imponendo una candidatura: badate che il
Pd sardo rischia di flagellarsi".
Maria Obinu, segretaria uscente della provincia di Oristano,
all'attacco: "Non potevamo accettare questa situazione - ha
detto - nessuno ci ha ascoltato: c'è un futuro che non può
essere scritto senza dire la nostra".
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