Dopo la Fiera di Cagliari, la palestra dell'istituto Ciusa a Nuoro e Promocamera a Sassari, è stato inaugurato il punto di somministrazione a Olbia, nell'ex concessionaria Audi. Entro una settimana si conta di aprire quello di Oristano e si sta lavorando per trovare gli spazi per un hub anche nel Sulcis. L'Ats schiaccia sull'acceleratore in vista dell'arrivo delle nuove forniture di vaccini, comprese le fiale Moderna, e della conclusione delle inoculazioni agli over 80 (Pfizer), personale della scuola e delle forze dell'ordine (AstraZeneca).
Nelle prossime ore, come ha annunciato il Governo, arriveranno nelle Regioni un milione di dosi Pfizer che per la Sardegna significa (se verrà rispettata la quota del 2,7% adottata finora) circa 27mila fiale, ma poi occorre trovare chi materialmente dovrà somministrarle. In primis l'azienda unica sanitaria della Regione pensa ai medici piusttosto che ai farmacisti.
"Stiamo lavorando per accelerare al massimo - conferma all'ANSA il commissario straordinario dell'Ats Massimo Temussi - oggi riusciamo a vaccinare in tutta l'Isola circa 6mila persone ma l'obiettivo è arrivare a 15mila al giorno. Stiamo ancora dialogando con i medici di famiglia e abbiamo aperto una manifestazione di interesse per quelli del servizio sanitario e in pensione per avere più forze in campo.
Stiamo, inoltre, recuperando i giorni persi con lo stop di AstraZeneca secondo il calendario prefissato e per le categorie che devono ricevere quel tipo di vaccino. Non apriremo però le porte dei centri di vaccinazione ad eventuali volontari che si propongono di avere le dosi rifiutate dagli aventi diritto in questo momento - chiarisce Temussi - è una questione delicata e seguiamo il piano prefissato". Secondo il commissario, con l'arrivo dei nuovi vaccini - 14 milioni in tutta Italia entro la fine del primo trimestre - e l'avvio della distribuzione del siero Johnson&Johnson, in Sardegna la vera e propria vaccinazione di massa potrebbe iniziare tra la fine di aprile e gli inizi di maggio.