(ANSA) - CAGLIARI, 19 MAR - I silos del porto di Cagliari a
un bivio: o arriva una manifestazione d'interesse per rilancio e
riqualificazione entro il 31 marzo o dovranno essere demoliti.
Con una spesa di circa 800mila euro.
La struttura è in disuso da più di sette anni, dopo la
dichiarazione di inagibilità per il cedimento strutturale di una
delle celle. Il suo destino sembrava segnato, ma sette richieste
di accesso ai progetti hanno convinto l'Authority del porto a
sospendere le procedure per l'abbattimento. "Abbiamo un'esigenza
- ha detto il presidente dell'Autorità di sistema portuale del
mare di Sardegna, Massimo Deiana - quella di provare a capire
che futuro può avere una struttura che ormai fa parte dello
skyline di Cagliari. L'area su cui sorge il silos ora viene
utilizzata per le crociere e per i semirimorchi. Il traffico dei
semirimorchi sarà spostata".
L'alternativa all'abbattimento non può essere presa in
considerazione dall'Authority, ha spiegato Deiana. E quindi
l'invito è esteso al di là del porto. Cosa si può fare? "In
diverse parti del mondo si sono utilizzate quelle strutture per
alloggi per studenti, uffici, residenze. Io non vorrei riaprire
una procedura di abbattimento. Stiamo parlando di investimenti
abbastanza impegnativi. Non ci sono vincoli della
Soprintendenza. Si potrebbe realizzare una attività turistico
ricettiva, ma non sono escluse altre possibilità. Penso che
l'unica possibilità da escludere sia quella della realizzazione
di un palazzo per abitazioni. Anche perché il silos non potrà
mai passare ai privati".
La struttura sarebbe data in concessione anche
ultracinquantennale. Il rendering realizzato simulando il
recupero è spettacolare con vista del porto da una parte e della
città dall'altra. Il fabbricato è composto da tre corpi
distinti: una torre servizi alta oltre 54 metri, 21 celle per lo
stoccaggio sovrastate da una struttura per un'altezza di 44
metri, una cabina di trasformazione di sette metri e un edifico
a tre piani. (ANSA).