L'ex Acquedotto liberty di Sassari diventa "Ecomuseo del mare e dell'acqua". Il Comune strappa la struttura all'oblio: dopo il restyling di quattordici anni e 2 milioni di euro di spesa, completato dal 2016, la gestione è stata assegnata all'associazione "AveLa - Vela latina tradizionale", che creerà un centro di attività culturali, didattiche, divulgative su storia e cultura del mare e dell'acqua.
L'edificio ospiterà una "biblioteca blu" dedicata al mare e alle acque interne. Il progetto è stato presentato da Piero Ajello, presidente di AveLa, al sindaco Nicola Sanna, all'assessore dei Lavori pubblici, Ottavio Sanna, all'assessora delle Politiche educative, Alba Canu, e all'ammiraglio Oreste Molino. "È un evento storico, da anni si cercava invano chi gestisse la struttura - dice il sindaco - il progetto di AveLa è valido e restituirà il bene alla città".
Al piano inferiore della palazzina costruita nel 1880 ci sarà lo spazio museale e didattico con materiale audiovisivo, una sezione filatelica e numismatica e una cospicua raccolta di modelli e mezzi modelli di scafi storici e tradizionali. Saranno esposte fotografie, manifesti e cimeli del Circuito Vela Latina.
Lo spazio accoglierà un centro documentazione con circa 3mila pubblicazioni, compreso l'intero catalogo dell'ufficio storico della Marina Militare, donato all'Ecomuseo.
Il progetto, sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, punta a sviluppare i temi della blu economy e dell'inquinamento da plastica in mare e nei fiumi, a programmare eventi e produrre audiovisivi per divulgare la cultura del mare. Sarà ospitato anche un "Centro studi dell'archeologia industriale del mare" e una scuola di vela per ragazze e ragazzi.