Sono circa 731 le tonnellate di plastica che ogni giorno sono riversate nel Mar Mediterraneo, di cui 90 tonnellate nei mari italiani. Nel resto del mondo la situazione è, se si può dire, ancora più allarmante: le famigerate isole di plastica hanno già accumulato circa 150 milioni di tonnellate di plastiche, alimentate al ritmo di 8 milioni di tonnellate ogni anno.
Numeri potenzialmente catastrofici per la vita degli oceani e dell'intera umanità, ai quali il progetto Seabin di LifeGate, il cosiddetto cestino dei rifiuti del mare, vuole dare una risposta concreta. "Seabin è un dispositivo in grado di raccogliere mediamente mezza tonnellata all'anno di plastica, ma soprattutto le microplastiche invisibili, lavora 7 giorni su 7 ed è attualmente installato in 14 porti italiani. Il progetto si sta sviluppando rapidamente, entro giugno i porti saranno 33, comprese darsene cittadine e laghi, 47 entro la fine dell'estate, e prevediamo di arrivare a un centinaio per la fine dell'anno, inclusi 6 Paesi europei" - spiega Simona Roveda, direttore editoriale e comunicazione e uno dei fondatori del Gruppo LifeGate che dal 2000 si occupa di sostenibilità.
Questo dispositivo nasce inizialmente da un'idea di due ragazzi australiani, poi perfezionata da una multinazionale francese e dal team di esperti del progetto speciale "LifeGate PlasticLess" presentato ufficialmente l'8 giugno 2018 in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani.
"Seabin contribuisce alla raccolta della plastica in acqua che prima avveniva con il retino, o manualmente sulle spiagge, ma soprattutto ha creato consapevolezza e promosso un cambiamento culturale anche nel consumo di plastica" - sottolinea ancora Simona Roveda che ritira il Premio Costa Smeralda 2019 per la Sezione Innovazione a LifeGate. "Il progetto è seguito da milioni di persone attraverso i nostri profili social e coinvolge aziende sponsor, scuole e università".
Le aziende che vogliono fare comunicazione e dare il loro contribuito possono infatti adottare uno o più LifeGate Seabin.
Al porto non costa nulla, solo il compito di svuotare periodicamente il contenitore che raccoglie la plastica. Il Team di LifeGate segue invece tutto l'iter di progettazione e definizione della migliore collocazione del dispositivo per il suo funzionamento ottimale nell'ambito portuale.
Seabin è presente nei porti di Venezia, Genova, Santa Margherita Ligure, Portofino, Varazze (primo porto a usare Seabin), Villasimius, Napoli, Rosigliano Marittimo, Fano e San Benedetto del Tronto, Roccella Ionica e Cattolica.