Annunciato come un grande concerto non delude le aspettative. Il pianista israeliano Tom Borrow, star della tastiera e promessa del concertismo internazionale, è stato ieri sera grande protagonista di un coinvolgente piano recital al Teatro Lirico di Cagliari. Il suo debutto sul palco del teatro del capoluogo sardo è stato accolto tra i calorosi e sentiti applausi.
E' l' ottavo appuntamento della Stagione concertistica. A proprio agio su un repertorio tanto affascinante quanto impegnativo il musicista di Tel Aviv, classe 2000, ha ammaliato gli spettatori con le sue raffinate qualità tecniche e interpretative. Di forte impatto il suo Chopin, con una personalissima rilettura, appassionata, ricca di idee e sfumature, dei celebri brani, la Terza ballata, la Fantasia op.49 e la Polacca op.62, amatissima composizione. Un itinerario tra le atmosfere romantiche della prima metà dell'Ottocento a quelle mitteleuropee di inizio Novecento per arrivare a quelle russe, in pieno secondo conflitto mondiale.
Il concerto si è aperto con "l'eloquente" 1.X.1905 di Janacek e dopo Chopin a chiudere la serata è stata la Sesta sonata di Prokofiev con una esecuzione caratterizzata da una intensità espressiva e brillanti virtuosismi. Troppe le poltroncine vuote in sala per una serata nel segno dell' alta qualità, come quella di ieri, che avrebbe meritato un pubblico ben più nutrito.
Intanto c' è attesa per il prossimo appuntamento sinfonico corale che il 3 e 4 giugno, segna il ritorno sul podio di Donato Renzetti, così tanto apprezzato negli anni passati.
Straordinario il programma che prevede l'esecuzione di Aleksandr Nevskij, cantata per mezzosoprano, coro e orchestra di Sergej Prokof'ev e poi "Quadri di un' esposizione" di Modest Musorgskij nella trascrizione per orchestra di Ravel.