Si piega come un giornale, sta persino nella borsetta. E' il SociaLOVEn, forno solare portatile in tessuto e dotato di tecnologia 'cattura raggi solari' grazie ai suoi spicchi di tessuto orientabili.
Unico al mondo, è in grado di sfornare dal primo al dolce, dai ravioli ai muffin, ma può essere usato anche come scalda biberon e scalda pappa, ovunque e in qualsiasi stagione. Oggi all'Istituto Europeo del Design (Ied) di Cagliari ci sono stati i primi assaggi di specialità gastronomiche cotte con questo prodigio dell'inventiva promosso da La Casa Verde CO2.0 presieduta da Riccardo Porta e che si è concretizzato grazie alle sinergie con Ied Cagliari, Coldiretti, Slow Food, Scuola di Pasta, Cooperativa Tèssere di Baunei Cardedu, Edizero architettura di Pace, il fisico Andrea Mameli, Alexander Scano e l'astrofisico Manuel Floris.
Giovedì 30 giugno, dalle 10, in piazza dei Centomila si potrà assistere con la Solar Chef Raffaelangela Pani alla cottura dal vivo dei culurgiones con pomodoro e pecorino con i prodotti di campagna amica Coldiretti e i presidi Slow Food. Il racconto sarà affidato all'antropologa Alessandra Guigoni.
E' il primo forno tessile solare, il più leggero al mondo, realizzato con materiali rinnovabili, garantisce una cottura sana, priva di inquinamento. La nascita di questo prodotto cade in concomitanza con la Giornata Mondiale del Design Industriale.
Il testimonial, lo skipper Gaetano Mura, porterà il 'solar bag' nelle sue prossime regate oceaniche. Il sociaLOVEn si trasforma, se occorre, anche in Solar Bag pret-à-porter, accessorio unisex adatto a tutti.
"E' il primo forno tessile al mondo che utilizza fonti rinnovabili, unisce condivisione, lavoro artigianale, sostenibilità, forma e bellezza", ha detto Monica Scanu, direttrice dello Ied di Cagliari. Prende spunto dal 'social carpet' realizzato tra le iniziative della Regione in occasione di Expo Milano.