Costituiscono un ricco patrimonio di biodiversità che ha pochi eguali al mondo. Ora per 16 vitigni, poco conosciuti e quindi poco valorizzati, si apre l'iscrizione al Registro Viticolo Nazionale di vitigni autoctoni della Sardegna. L'iter per il riconoscimento delle sedici varietà sarde è stato avviato dall'Agenzia di ricerca in Agricoltura Agris Sardegna nell'ambito del progetto Akinas, legato alla rivalutazione di nuovi prodotti enologici della biodiversità isolana.
Un traguardo importante, primo passo per poter produrre e vinificare le uve di un vitigno. "Molte di queste varietà sono antiche e presenti da tempo nell'isola - spiega Gianni Lovicu, responsabile viticoltura di Agris Sardegna - per alcune di loro le prime tracce risalgono a tempi di molto antecedenti alla costituzione del Regno d'Italia. Questo le aiuterà ad uscire dall'anonimato e fornirà un contributo fondamentale alle aziende interessate a coltivarle e vinificarle".
Al progetto hanno anche collaborato il Crea-Eno Centro per l'enologia di Asti e il ZooplantLab dell'Università Milano Bicocca. Le varietà in corso di iscrizione sono: Alvarega (uva bianca coltivata in particolare nell'Ozierese e nel Goceano, conosciuta anche come Gregu biancu o Barriadorgia); Granatza (uva bianca coltivata soprattutto in Barbagia, Campidano e Baronia, conosciuta anche come Vernaccia o Vernaccina); Licronaxiu (uva bianca coltivata in particolare nella Sardegna centroccidentale-Mandrolisai, Oristanese, Sulcis e Planargia, conosciuta anche come Remungiau o Llacconargiu); Monica bianca (uva bianca coltivata in particolare in Barbagia, Baronia, Marmilla e Logudoro, conosciuta come Pansale).
E ancora: Cannonau bianco (uva bianca coltivata principalmente in Barbagia e Ogliastra); Cannonau dorato (uva bianca coltivata principalmente in Barbagia e Campidano); Argu mannu (uva bianca coltivata in tutta la Sardegna); Caddiu bianco(uva bianca coltivata principalmente in Marmilla e Sarcidano); Crannaccia arussa (uva bianca coltivata principalmente in Marmilla e Sarcidano); Codronisca (uva bianca coltivata principalmente nel sud dell'isola, conosciuta anche come Bianchedda); Gregu nieddu (uva a buccia nera coltivata principalmente nel Sulcis e in Campidano).
Seguono: Licronaxiu nero (uva a buccia rossa coltivata nella Sardegna centroccidentale-Mandrolisai, Oristanese, Sulcis e Planargia); Niedda carta (uva a buccia nera coltivata principalmente nell'alta Ogliastra, nel Sarcidano e nella Barbagia di Seulo); Apesorgia nera (uva a buccia nera in tutta l'isola); Axina de tres bias (antica uva a buccia nera coltivata principalmente nel sud dell'isola e in Baronia); Galoppo (tradizionale uva bianca coltivata in tutta l'isola).