"Il personale sanitario di bordo della Mare Jonio ha inviato alle autorità competenti una nuova richiesta urgente di entrata in porto della nave, a causa del rischio di emergenza igienico-sanitaria". Lo rende noto Mediterranea Saving Humans. "A creare allarme è la mancanza di acqua destinata a uso igienico e alle altre necessità di bordo, mancanza che si protrae da ormai 40 ore e di cui le autorità sono informate già dalle prime ore di ieri mattina ", hanno spiegato.
Sono giunti nel porto di Lampedusa intorno alla mezzanotte i 64 migranti sbarcati dalla mare Jonio dopo il via libera del Viminale. Si tratta di donne, alcune delle quali incinte, bambini con i loro familiari e dei naufraghi più vulnerabili con esigenze sanitarie trasbordati su una motovedetta della capitaneria di porto. I migranti sono stati fatti sbarcare sul molo Favaloro che è zona militare e dove è inibita la presenza a civili e giornalisti.
A terra.
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) August 29, 2019
Ancora 34 naufraghi tra le onde in attesa di un porto sicuro.#FateliSbarcare #MareJonio #Lampedusa pic.twitter.com/bNsY1xQRtG
Intanto si aspetta di capire quale sarà il destino degli altri 34 naufraghi che si trovano ancora a bordo della nave di Mediterranea Saving Humans, alla quale è stato proibito l'ingresso nelle acque territoriali. Le condizioni del mare sono in peggioramento e la Ong sollecita una soluzione che possa consentire l'attracco della nave a Lampedusa o in qualche altro porto italiano. "Chiediamo, con forza, che questi naufraghi, insieme all'equipaggio, possano sbarcare il prima possibile", è l'appello lanciato da Mediterranea.