L'associazione "Mareamico" ha documentato con una serie di fotografie i resti dei relitti spiaggiati dei natanti utilizzati dai migranti per arrivare, attraverso gli sbarchi fantasma, sulle coste agrigentine.
Diffuse, stamane, a qualche ora del naufragio verificatosi a poche miglia da Lampedusa (Ag), le immagini dei pezzi di un peschereccio tunisino di circa 10 metri che era arrivato, assolutamente indisturbato, qualche giorno fa a Capo bianco di Eraclea minoa (Ag), senza che alcuno dei circa 40 migranti fosse stato visto o fermato dalle forze dell'ordine. "Il giorno successivo allo sbarco la Capitaneria di Porto Empedocle era intervenuta per cercare di trainare la barca in un posto sicuro, ma ogni tentativo è stato vano. - prosegue la nota - La barca è appena affondata, disseminando in un lungo tratto di costa rifiuti seriamente inquinanti".