(ANSA) - MESSINA, 29 DIC - Il suino nero, i mirtilli, le
nocciole, i formaggi, i funghi, il roSmarino. E poi i boschi, il
mare, le botteghe, i percorsi storici, le case in pietra e le
chiese con le opere di Antonello Gagini. C'è questo e tanto
altro nel progetto 'Albergo diffuso' dei Nebrodi che raggruppa
dieci comuni della provincia di Messina (Caprileone, Mirto,
Frazzanò, Longi, Galati Mamertino, San Marco d'Alunzio, San
Salvatore di Fitalia, Ficarra, Ucria e Floresta) con l'obiettivo
di valorizzare le tradizioni e i punti di forza dei singoli
territori meglio e creare anche un indotto economico con
un'offerta di servizi e prodotti di qualità. "Stiamo portando
avanti il progetto con forza e convinzione con buoni risultati
grazie alle iniziative messe in capo per le festività
natalizie", dice il sindaco di Caprileone e deputato regionale
Bernadette Grasso.
I dieci comuni hanno ottenuto un finanziamento di 900 mila
euro grazie a un bando dell'assessorato regionale al Turismo,
poi la firma dell'accordo di programma. Il modello di
ricettività si basa su "Albergo diffuso", ideato da Giancarlo
Dall'Ara, docente di marketing turistico all'Università di
Perugia: l'albergo ha struttura orizzontale e unisce case
preesistenti al fine di creare sostenibilità
(destagionalizzazione e zero impatto ambientale) e
turismo-relazionale e sensoriale. Il turista cambia volto,
diventa un viaggiatore alla ricerca di luoghi e sapori
particolari, di benessere, avventura ma anche relax. Il piano
prevede un ufficio "Ospitalità diffusa Nebrodi Città aperta"
composto da un coordinatore, dai dieci sindaci dei comuni
coinvolti e una rappresentanza di cinque soggetti fra i
proprietari degli immobili. Al momento le adesioni di
proprietari di case-albergo sono arrivate a 300 e continuano a
crescere. Secondo prime stime sarebbero quasi un migliaio i
posti letto potenziali all'interno del circuito. (ANSA).