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Terremoto, Forum all'ANSA con Errani e Curcio

Video, foto e interviste

Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il commissario per la ricostruzione Vasco Errani sono stati gli ospiti, lo scorso 28 aprile, del Forum ANSA organizzato in occasione del lancio del portale dedicato al sisma e alla ricostruzione. 

L'Home page del portale

Il nuovo portale dell'ANSA si propone di dar conto di tutte le attività successive ai terremoti che, a più riprese, hanno colpito l'Italia. L'ANSA seguirà le attività della ricostruzione in Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo in tutti i suoi aspetti. Nel portale, al quale si potrà accedere dalla home page di ANSA.it, saranno anche presenti notizie scientifiche e prodotti multimediali.

Qui il Forum e anche la pagina Facebook Ansa (https://facebook.com/AgenziaANSA).

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Il Forum è stato introdotto dal direttore dell'Ansa, Luigi Contu, che ha ricordato l'impegno dell'agenzia fin dai primi istanti della tragedia e ora, per la fase della ricostruzione. All'iniziativa hanno preso parte anche le sedi Ansa delle regioni interessate, Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche.

Scuola e lavoro sono "priorità assolute" per la rinascita delle zone colpite dal terremoto, ha ribadito il Commissario per la ricostruzione Vasco Errani nel corso del forum sottolineando che entro settembre saranno costruite "21 nuove scuole" nei territori colpiti. Inoltre, ha aggiunto, "lavoriamo per promuovere l'economia: se non teniamo scuola e lavoro il tema dello spopolamento di quelle aree, già in essere prima del terremoto, continuerà".


"L'impianto di ricostruzione di questo terremoto è il più significativo nella storia di tutti i terremoti che come Paese abbiamo alle spalle, dal punto di vista delle risorse, delle scelte strategiche e delle garanzie dello Stato", ha detto Errani. "Stiamo lavorando alla riduzione delle zone rosse" nei centri terremotati, ha aggiunto Curcio, ricordando però che "un nocciolo duro di zone vietate rimarrà e non sarà riducibile fin quando non ci sarà la pianificazione strategica per la ricostruzione". 

Quello della rimozione delle macerie "è un tema molto delicato" sul quale hanno pesato e continuano a pesare le 65 mila scosse, continue, che dal 24 agosto hanno interessato il centro Italia, ha spiegato Curcio. La rimozione delle macerie spetta per legge alle Regioni e il lavoro della protezione civile è quello di rafforzare le filiere locali, in modo che possano funzionare al meglio. "Amatrice è stata la prima cittadina ad avere le strade principali sgombre - ha spiegato ancora Curcio - adesso ci si rimette ad un piano più ampio". Il vero problema restano le macerie private



La chiave "fondamentale per favorire la ricostruzione è la cooperazione territoriale, e nei prossimi provvedimenti ci saranno su questo ambito specifico impegni più concreti", ha detto Errani. "Perché non si ricostruisce senza protagonismo del territorio e questa impostazione via via deve andare avanti, anche con l'aiuto dei privati".

"In un terremoto ci sono sempre simboli e situazioni più strutturate: ebbene, Castelluccio di Norcia un simbolo lo è", ha affermato Curcio. "Al 30 ottobre scorso la situazione delle infrastrutture" in quel luogo "è molto complicata, e peraltro avevano già problemi di manutenzione. Nella legge di dicembre con un soggetto attuatore in capo ad Anas e a tutti gli enti, sono stati approfonditi i temi della viabilità. Questo soggetto - ha aggiunto Curcio - ha presentato due piani stralci e una quota parte di questa viabilità riguarda anche Castelluccio di Norcia. Poi si è lavorato per mettere insieme tutti i soggetti. Io vorrei puntare sul fatto che situazione è molto delicata, noi siamo sempre abituati a ragionare ex-post ma le valutazioni tecniche tengono sempre conto della necessità della riapertura di questi simboli, però con un sistema di sicurezza all'altezza.

"Dobbiamo ricostruire bene e meglio" di prima: ma per farlo servono "testa, risorse, che ci sono, e tempo. Chi dice che si risolve tutto in poco tempo dice una balla". Errani ha ribadito che "non sarà facile". "Lo slogan 'come era dove era' è statico e non convincente - sottolinea - bisogna fare meglio di prima. Ma è molto complesso, perché ci sono in quei territori proprietà non tracciate e borghi arrampicati sui monti che hanno avuto negli anni tanti interventi". Dunque, conclude "servirà un grande impegno: dobbiamo riuscire a costruire coesione e ognuno deve fare il suo mestiere".

"Non possiamo svincolare le risposte dal sistema ordinario, e questo non va fatto in emergenza: la risposta dell'emergenza va fatta nell'ordinarietà". Ha ribadito Curcio. "Credo che questa legge" in ambito di Protezione Civile "sarà attuata con decreti legislativi che dovranno attivare un focus per fare sistema. Tutti questi elementi - ha ricordato Curcio - fanno sì che sui decreti delegati dovranno essere messe in fila molte scelte, come ad esempio le Province, e quindi riattualizzare la 225 rispetto a un modo che si è enormemente evoluto".

Le banche devono "velocizzare le azioni" in relazione alla convenzione con la Cassa Depositi e Prestiti in modo che i cittadini delle aree terremotate possano accedere prima possibile ai contributi per la ricostruzione. Errani ha sottolineato di aver proprio oggi "sollecitato l'Abi" in questo senso. "Lo Stato si è impegnato a riconoscere il 100% dei danni per tutti coloro che ne hanno diritto - ha aggiunto - Non c'è un euro che deve uscire dalle tasche del cittadino danneggiato. E questo è un meccanismo".

"Stiamo lavorando sul miglioramento dell'impatto sismico al più alto livello, ma il ragionamento è conoscere al meglio e investire per assicurarsi che un sisma 6.5, non dico che non faccia danni, perché questo è impossibile, ma almeno non faccia morti", ha annunciato il commissario per la ricostruzione. "Sul tema delle scuole stiamo lavorando per adeguare tutte quelle danneggiate - ha aggiunto - e questo è un obiettivo che ormai questo Paese si deve porre".

"Il commissario non può essere per sempre. Ora è necessario per definire l'impianto della ricostruzione, ma, gettate le basi degli interventi, arriverà un momento in cui non ci sarà più bisogno di un commissario", ha concluso Errani.

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